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Casa Bianca. Gli Usa dicono addio alle mine antiuomo

venerdì 27 giugno 2014
Gli Stati Uniti non produrranno più mine anti-uomo e non ne acquisteranno altre, nemmeno per sostituire quelle nei depositi: è l'impegno preso da Washington a Maputo, in Mozambico, in occasione della conferenza per la revisione della Convenzione di Ottawa.Secondo quanto annunciato dalla Casa Bianca in una nota, l'amministrazione Obama sta seguendo altre politiche che permetteranno agli Usa di aderire al trattato internazionale firmato nel 1997 per la proibizione dell'uso, stoccaggio, produzione, vendita di mine anti-uomo e relativa distruzione.  Le mine - affermano le Nazioni Unite - ogni anno uccidono tra le 15 mila e le 20 mila persone (la maggior parte civili) in 78 Stati del mondo. Molte sono un retaggio della Seconda Guerra Mondiale, oltre alle quali, secondo il Palazzo di Vetro, dal 1960 sono state diffuse in tutto il pianeta 110 milioni di mine. Più di 150 Paesi hanno aderito alla Convenzione di Ottawa, mentre tra quelli che ancora non ne fanno parte, oltre agli Usa, ci sono Russia, Cina, Israele, Iran, Egitto, Libia, Pakistan, Siria, Arabia Saudita, Corea del Nord e Corea del Sud.L'annuncio, afferma la Casa Bianca, "sottolinea l'impegno degli Stati Uniti allo spirito e agli scopi umanitari del Trattato che proibisce l'uso, l'immagazzinamento, la produzione e il trasferimento di mine antiuomo".  "La nostra delegazione a Maputo ha chiarito che stiamo adottando in modo diligente soluzioni che ci permettano di rispettare ed infine adottare la Convenzione di Ottawa", precisa la portavoce del Consiglio nazionale per la Sicurezza, Caitlin Hayden. Comunque, continua, "gli Usa sono il più grande sostenitore finanziario del mondo per lo sminamento umanitario".Come ribadisce la Casa Bianca, infatti, dal momento in cui è stato creato il Programma umanitario di azione contro le mine, nel 1993, gli Stati Uniti hanno donato oltre 2,3 miliardi di dollari di aiuti per programmi di decontaminazione in più di 90 Paesi.Già nel 1997, pur non firmando il Trattato, l'amministrazione Clinton fissò come obiettivo l'adesione dell'America entro il 2006: il processo però fu sospeso negli anni della presidenza Bush, e venne ripreso dopo l'arrivo alla Casa Bianca di Barack Obama nel 2009.  "Questo annuncio segna un altro passo importante nella nostra politica sulle mine", conclude la Casa Bianca, mentre il direttore della divisione armi di Human Rights Watch, Stephen Goose, spiega che l'organizzazione è "molto soddisfatta per l'annuncio degli Stati Uniti, per la loro intenzione di aderire al Trattato e di istituire una nuova politica che vieta la produzione e l'acquisto di mine anti-uomo".