Coronavirus. Una pandemia lunga un anno: il racconto dalle periferie del mondo
11 marzo 2020, mercoledì. Quel giorno, esattamente un anno fa, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiarò che il diffondersi in più Paesi dell'i infezione da nuovo coronavirus Sars-CoV-2 doveva essere considerata una pandemia.
Da allora le popolazioni di molti Stati si sono chiuse in casa, le vittime in tutto il mondo hanno raggiunto il numero di due milioni e mezzo, i contagiati la cifra enorme di 115 milioni. Il virus ha bloccato i trasporti via terra, tenuto fermi gli aerei. Una, due e ora tre ondate di contagi si stanno susseguendo, anche a causa delle varianti del virus.
In questi ultimi dodici mesi Avvenire ha cercato di raccontare ciò che accadeva nel mondo, con una attenzione particolare alle periferie del pianeta, provate vieppiù dall'inclemenza del virus. Articoli che non sono “invecchiati”: il morbo è ancora qui, e solo la vaccinazione per tutti potrà attenuare la sua morsa, soprattutto nei confronti dei più deboli. (Fabio Carminati)