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Congo. La maledizione lunga un secolo: focolaio di peste uccide 31 abitanti

Redazione Esteri sabato 20 febbraio 2021

Nella Repubblica democratica del Congo sono morte 31 persone per un focolaio di peste scoppiato a nord-est tre mesi fa, come hanno riferito autorità sanitarie ed esperti. «Abbiamo più di 520 casi, dei quali 31 sono stati mortali», ha dichiarato Patrick Karamura, ministro della Salute della provincia dell’Ituri. Il ministro ha aggiunto che nella maggior parte dei casi si è trattato di peste bubbonica, fatta eccezione per 5 casi, nei quali la malattia ha assunto la forma polmonare, mentre per 2 casi quella della setticemia. Anne Laudisoit, epidemiologa dell’Ong Ecohealth alliance, ha detto che i casi sono stati rilevati tra il 15 novembre e il 13 dicembre a Biringi, nel territorio di Aru e che l’età media dei pazienti è 13 anni, ma con un’oscillazione compresa fra i tre mesi e i 73 anni.

L’Oms ha dato l’allerta a luglio per un focolaio di peste a Rethy, pure nell’Ituri, dove la malattia è presente sin dal 1926. Laudisoit, che opera nell’area con suoi ricercatori, ha detto che il segnale iniziale dell’ultimo focolaio è giunto con una morte di massa di topi. L’Est del Paese lotta anche contro sporadici focolai di Ebola, ma ha un sistema sanitario fortemente danneggiato dalle milizie che operano nella regione.