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Turchia. Erdogan «scaccia» Ataturk da scuole e ospedali

Marta Ottaviani, Istanbul sabato 14 ottobre 2017

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua la sua campagna di islamizzazione (Ansa)

"In questo Paese di Mustafa Kemal Ataturk non rimarranno nemmeno i cocci delle statue". Ha scatenato una vera e propria bufera la frase di Kadir Mısıroğlu, che si presenta come uno "storico ottomano" e che nel mese di agosto era balzato agli onori delle cronache proprio per aver attaccato uno dei simulacri del Padre della Turchia laica e moderna. In questi giorni è tornato sulle prime pagine dei giornali di opposizione con questa dichiarazione che la dice lunga sulla piega che sta prendendo il Paese. A fare tremare quel che resta dell’opposizione è soprattutto la perdita dell’identità laica delle istituzioni, dove ormai la religione ha assunto non una valenza spirituale, ma un vero e proprio connotato politico.

L'addio a Charles Darwin

A metà settembre il nuovo anno è partito con i programmi scolastici rivisitati. Meno spazio ad Ataturk, dentro la Sharia e fuori la teoria evoluzionista di Charles Darwin perché contraria ai principi dell’islam. Le nuove generazioni non saranno indottrinate solo dal punto di vista teorico, ma anche da quello pratico. I programmi prevedono anche la presenza di "educatori ai valori", sottinteso quelli islamici, che avranno il compito di tenere occupati i giovani con attività in linea con quelle di un musulmano devoto. A metà settembre, in migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere il ritorno a un’educazione "laica e basata su fondamenti scientifici".

La religione fa breccia in corsia

Ma l’azione islamizzatrice del presidente Recep Tayyip Erdogan sembra non volersi fermare all’istruzione e sta coinvolgendo anche la sanità pubblica. Stando a quanto riporta il quotidiano di opposizione “Sozcu”, negli ospedali pubblici, verranno organizzati corsi di Corano per medici e tutto il personale sanitario. Dal ministero della Sanità hanno fatto sapere che i corsi non saranno obbligatori e che sono stati richiesti dal personale stesso, ma secondo l’opposizione in molte persone saranno costretti a frequentarli, pena il venire additati come persone avverse al governo e automaticamente rischiare il loro posto di lavoro.