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Dieci anni dopo lo tsunami. Quei bambini a cui la grande onda spazzò via tutto «Siamo cresciuti e oggi vogliamo aiutare gli altri»

venerdì 26 dicembre 2014

Non avevano più nulla, nemmeno uno straccio per vestirsi. Sono stati salvati, aiutati e messi nelle condizioni di potere ricominciare a credere nel futuro. I "figli" dello tsunami, che dieci anni fa erano appena bambini, adesso sono cresciuti, grazie alle tante organizzazioni di volontariato che si sono spese sul territorio. Ecco due storie raccolte dal Cesvi.

Kumaramuthu ha 17 anni. Dieci anni fa ha perso suo padre, la casa e ogni proprietà. È stato trovato senza vestiti e senza cibo, insieme ad una zia. Suo fratello era rimasto invece con la madre. Gli operatori locali lo hanno accolto nella Casa del Sorriso Cesvi. Ha ricevuto sostegno psicologico, è stato supportato dal punto di vista educativo e sanitario e, soprattutto, ha ricevuto amicizia e affetto dagli operatori della Casa del Sorriso e dai compagni. Grazie al loro aiuto, ha trovato in se stesso forza e motivazione per impegnarsi nello studio. Kumaramuthu ha quindi ottenuto il diploma di scuola media, sostenendo l’esame di stato con un buon punteggio finale. Oggi studia Biologia e Matematica presso la scuola secondaria di Budur. È felice di vivere nella Casa del Sorriso, dove gode di ogni piccolo momento trascorso con gli amici. Sogna, in futuro, di diventare un professore.

Kavitha è la più piccola di 8 fratelli (7 femmine e un maschio). Suo padre non è mai andato al lavoro e ha trascorso una vita intera a giocare a carte e a bere alcol, consumando così il magro stipendio guadagnato dalla moglie attraverso la vendita del pesce. Lo tsunami ha spazzato via la vita di una sorella minore di Kavitha e la sua casa. La situazione economica della famiglia è piombata quindi, interamente, sulle spalle della madre. La donna non riusciva a garantire un pasto al giorno ai suoi figli e nemmeno a mandarli a scuola. Per questo motivo lo staff di Ekta, partner locale del Cesvi, ha deciso di prendersi cura della bambina, che è stata accolta nella Casa del Sorriso. All’inizio Kavitha era lenta negli studi e poco interessata alle attività extra-curriculari. Il suo unico interesse era passeggiare e giocare con le altre bambine. Poi, piano piano, il suo atteggiamento è cambiato, anche grazie al supporto socio-psicologico e alla possibilità di frequentare corsi motivazionali. Con il tempo, Kavitha ha cominciato a dare importanza all’educazione e a dedicarsi maggiormente allo studio, tanto da superare la dodicesima classe con ottimi voti. Si è inoltre rivelata una brava ballerina e cantante, iniziando a frequentare molte attività extra scolastiche. Ha dimostrato un grande interesse nel proseguire gli studi e si è quindi iscritta alle superiori specializzandosi in Inglese presso la Scuola d’Arte di Chidambaram. Durante i primi due anni del College, ha vissuto nella Casa del Sorriso. L’ultimo anno è tornata a vivere con la famiglia e ora - dopo aver terminato la scuola - si appresta a proseguire il suo percorso formativo con altri corsi post-diploma. Oggi Kavitha ha 21 anni. È diventata insegnante presso il Centro per l’Infanzia Killai Meenavar Colony, il suo villaggio di origine, ed è considerata un modello da tutti i bambini della zona.