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Usa. . Trump riapre lo scontro sull?aborto

ELENA MOLINARI venerdì 1 aprile 2016
NEWYORK Bufera su Donald Trump all’indomani di una sua nuova presa di posizione sull’aborto. Dopo aver assicurato di essere pro-vita al 100%, il repubblicano ha sostenuto che bisognerebbe punire le donne che interrompono la loro gravidanza. Il capofila per la nomination del Grand Old Party ha poi fatto marcia indietro, sostenendo che sono i medici a dover essere considerati responsabili. Ma nel frattempo la sua battuta aveva provocato proteste, sia da parte dei democratici sia dagli avversari del suo stesso partito. «Non possiamo permettere a qualcuno che mostra tanto disprezzo per le donne di avvicinarsi alla Casa Bianca», ha detto Hillary Clinton, da sempre fortemente pro-aborto come del resto il suo rivale liberal, Bernie Sanders. Ma anche il senatore ultraconservatore Ted Cruz ha condannato le parole di Trump. «Ancora una volta Donald Trump ha dimostrato che non ha riflettuto seriamente sulle cose di cui parla e le dice solo per attirare l’attenzione – ha sostenuto il senatore del Texas, da sempre su posizioni anti- abortiste – ovviamente non dovremmo punire le donne, dovremmo affermare la loro dignità e l’incredibile dono che hanno di portare la vita nel mondo». Lo staff di Trump ha quindi diffuso un comunicato in cui, senza fare riferimento alle dichiarazioni rilasciate in tv, si ribadisce che qualora l’aborto dovesse diventare illegale, i medici o chiunque coinvolto in tale procedure dovrebbe esserne chiamato a rispondere. «La donna è la vittima come la vita che porta in grembo – si legge nella dichiarazione, a firma del candidato –, la mia posizione non è cambiata, come Ronald Reagan sono per la vita con alcune eccezioni ». Una posizione, riporta il Washington Post, che in realtà è relativamente nuova per Trump, che nel 1999 si era definito in favore della libertà delle donne di interrompere la loro gravidanza. Sempre il “Post” fa peraltro notare che le donne americane non hanno un’opinione favorevole del tycoon newyorchese che, se arrivasse alla nomination repubblicana, sarebbe il candidato meno popolare della storia a correre per la Casa Bianca. Oltre ai tre quarti delle donne, hanno su di lui un giudizio negativo i due terzi degli elettori indipendenti, l’80 per cento dei giovani, l’85 per cento degli ispanici e quasi la metà degli elettori repubblicani. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il repubblicano Donald Trump (Ansa/Ap)