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Stati Uniti. Trump in Texas: «Harvey disastro epocale». Trenta le vittime

Paolo M. Alfieri mercoledì 30 agosto 2017

Donald Trump e la moglie Melania all'arrivo a Corpus Christi in Texas (Ansa)

Donald Trump alla prova dell’uragano Harvey che ha messo in ginocchio il Texas, dove il presidente americano è arrivato ieri sera insieme alla first lady Melania. Pochi eventi come i disastri naturali definiscono una presidenza. Tutti ricordano quanto all’ex presidente George W. Bush costò la disastrosa risposta all’uragano Katrina, che travolse New Orleans nell’agosto del 2005 uccidendo 1.500 persone. Per Trump la posta è alta, dopo una tumultuosa estate segnata dalle violenze razziste di Charlottesville, in Virginia, e dall’escalation di tensioni con la Corea del Nord. Il tycoon si è recato martedì a Corpus Christi, sul Golfo del Messico, dove Harvey è atterrato come uragano categoria 4 nella notte tra venerdì e sabato scorsi, con venti sopra i 200 chilometri all’ora. Poi, declassato a tempesta tropicale, Harvey ha causato devastazione e morte con vasti allagamenti (soprattutto nell’area di Houston), con un bilancio salito a 30 morti e danni per 42 miliardi di dollari.

«Una quantità d’acqua di proporzioni epocali. Non c’è mai stato nulla di simile», ha osservato Trump, plaudendo al lavoro della Fema, la protezione civile statunitense: «Abbiamo lavorato insieme come una squadra». Ma non sono mancate le polemiche. Mentre Houston veniva sommersa dall’acqua e la gente evacuata, Trump twittava sulla corsa per il Senato in Missouri e insisteva sul fatto che il Messico pagherà per il muro al confine. Ha inoltre concesso la grazia all’ex sceriffo dell’Arizona Joe Arpaio, dichiarato colpevole di aver ignorato il divieto di un tribunale di fare retate anti immigrati, «approfittando » dei maggiori ascolti tv proprio nelle ore in cui Harvey stava devastando il Texas.

«Una grande e sola famiglia»

«Siamo una grande e sola famiglia americana. Alle persone di Texas e Louisiana dico che siamo al 100% con voi», è stato il messaggio lanciato ieri dal capo della Casa Bianca, che aveva in programma anche una visita al Centro Operazioni di Emergenza di Austin. Trump ha quindi assicurato che «il Texas avrà i fondi di cui ha bisogno». «Sarà una lunga e difficile strada, ma la ricostruzione inizierà e poi avremo qualcosa di molto speciale», ha aggiunto, sottolineando che la cosa più importante al momento è garantire la sicurezza. Le persone evacuate sono decine di migliaia. Ieri le autorità della contea di Brazoria hanno avvertito della rottura di un argine del fiume Brazos nella zona di Columbia Lakes: «Fuggite ora», è stato l’allarme sul profilo Twitter della contea. L’allarme resta alto perché la tempesta continuerà a portare pioggia per i prossimi giorni, causando inondazioni «senza precedenti» in Texas e Louisiana.

Record di precipitazioni negli Usa

A Mary’s Creek si sono registrati ieri 125 centimetri di pioggia, nuovo record di precipitazioni per gli Usa. Dopo la puntata in Texas, Trump dovrà dimostrare di saper fronteggiare il disastro, anche perché secondo l’ultimo sondaggio del Pew Research Center solo il 16% degli statunitensi è soddisfatto di lui. Il 58% degli intervistati non apprezza il modo in cui Trump conduce il Paese. Non solo: se finora tra gli elettori repubblicani il tycoon aveva mantenuto consenso, emerge ora che solo il 34% di loro apprezza l’operato del presidente, a cui viene chiesto di ascoltare di più i membri del partito con esperienze di governo.