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CINA. Spose fantasma”, traffico di cadaveri

Stefano Vecchia mercoledì 6 marzo 2013
​Superstizioni antiche e la crescente scarsità di donne dovuta agli aborti selettivi – per la legge del   figlio unico – spiegano una “nuova tendenza” criminale uscita allo scoperto nei giorni scorsi nella provincia centrale cinese dello Shaanxi: quella dei cosiddetti “matrimoni-fantasma”. Una pratica diffusa anche in aree delle provincie di Shanxi, Henan, Hebei e Guangdong. Quattro persone sono state condannate per aver esumato i cadaveri di una decina di giovani donne e averli venduti, in alcuni casi a più di un compratore, ai parenti di uomini deceduti senza essersi sposati. Secondo la tradizione, infatti, dopo la morte di un giovane celibe, si ritiene preferibile che accanto a lui venga seppellita una “moglie” che l’accompagni per l’eternità. Sono tanti gli escamotage per fornire al defunto una sposa. Alcune volte si usa un simulacro, un oggetto che rappresenti la moglie. Oppure una giovane donna ancora in vita viene fatta sposare ad un defunto per potere proseguire, adottando un figlio di un parente, la linea di successione. O, ancora, vengono celebrate nozze “post-mortem” tra fidanzati che non hanno avuto il tempo di sposarsi per la scomparsa di uno dei due. Abitualmente questa pratica viene concordata tra le famiglie, ma in questo caso, come ha divulgato il quotidiano “Xian Evening News”, il gruppo «ha rubato cadaveri e ha falsificato documenti che registravano il decesso per venderli a caro prezzo». I responsabili del trafugamento dei corpi, ceduti per l’equivalente di circa 30mila euro, sono stati condannati a pene detentive tra 28 e 32 mesi per essersi «avvantaggiati» di «una tradizione negativa».