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Terremoto. In Nepal volo umanitario della Cooperazione italiana

Annalisa Vandelli martedì 28 aprile 2015
Mentre in Nepal aumenta la dolorosa conta dei morti, mentre la terra continua a tremare e a fare tremare, la Cooperazione Italiana ha disposto l’invio di un volo umanitario, che partirà dalla Base delle Nazioni Unite a Dubai, contenente beni di soccorso e generi di prima necessità. Verranno consegnati il prima possibile tende, coperte, serbatoi di acqua, un impianto di purificazione e materiale per l’impermeabilizzazione di alloggi di fortuna, per un valore complessivo di quasi 100mila Euro. Il volo, organizzato in collaborazione con la Base ONU di Brindisi, in partenariato con diverse Agenzie delle Nazioni Unite (PAM, UNICEF ed OMS) ed Organizzazioni di volontariato internazionali, è in attesa del via libera da Katmandu. L’aeroporto di destinazione infatti si trova attualmente congestionato e ha difficoltà a ricevere tutti i voli in arrivo per l’emergenza. La Cooperazione Italiana ha inoltre erogato un finanziamento di 300mila euro a favore della Croce Rossa Nepalese, per le immediate attività di ricerca e soccorso dei sopravvissuti, per la cura dei feriti, la distribuzione di acqua e scorte alimentari, per la prima ospitalità della popolazione. “La Cooperazione Italiana si è immediatamente attivata per fornire la prima assistenza alla popolazione colpita dal sisma attraverso la Croce Rossa e in collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni non governative italiane", ha confermato il direttore generale della Cooperazione Italiana del MAECI, Giampaolo Cantini –. Contiamo di organizzare a breve un nuovo volo umanitario per portare i materiali di cui secondo le Nazioni Unite c’è maggiore necessità, come i kit sanitari, potabilizzatori e taniche d’acqua e stiamo considerando la possibilità di avviare iniziative con le nostre ONG, molto attive in Nepal, una volta superata la fase di immediata emergenza.” Numeri consigliati per la raccolta fondi sono stati lanciati da AGIRE (45591) e da UNICEF con WFP (45596). Anche la Protezione Civile Italiana insieme all’Unione Europea ha inviato un team di valutazione composto anche da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Sono inoltre partiti due esperti del Gruppo di Chirurgia d'Urgenza (GCU) di Pisa.