Mondo

Gerusalemme. Attacco a Tel Aviv: due morti

venerdì 1 gennaio 2016

In Israele il 2016 si è aperto con un episodio che ha inasprito le tensioni. Un arabo israeliano ha sparato in un locale di Tel Aviv, uccidendo due persone. Una decina i feriti. 

Infruttuose finora le ricerche del presunto attentatore, un arabo israeliano di 29 anni della Galilea, instabile mentale secondo i familiari che ne hanno denunciato la scomparsa, noto invece alle autorità ebraiche come estremista,  finito di recente  in prigione per aver tentato di impossessarsi della pistola di un militare. Hamas ha rivendicato l’operazione: a Gaza il giurista Mushir Almasri ha parlato di un “chiaro segnale che l’intifada di Gerusalemme è entrata in una nuova fase”. Forte la reazione in tutto Israele, in particolare a Tel Aviv. Teatro della strage il pub Simta nella centralissima via Dizengoff, molto frequentato. All’improvviso un individuo col volto mascherato ha aperto il fuoco all’impazzata – armato sembra di un Falcon, di produzione italiana – uccidendo due persone, uno il proprietario del locale, e ferendone sette due delle quali gravemente. Scene di panico e mobilitazione di tutto l’apparato di sicurezza nella grande città e in tutta Israele.