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Sri Lanka, presidente annuncia vittoria e chiede aiuti per i profughi

martedì 19 maggio 2009
Lo Sri Lanka "è stato liberato dal terrorismo": lo ha dichiarato oggi il presidente cingalese, Mahinda Rajapaksa, in un discorso in Parlamento a Colombo. Utilizzando toni fermi ma concilianti, riferiscono i media locali, Rajapaksa ha sottolineato che "per la prima volta in 30 anni l'intero Paese è stato unificato" a seguito della sconfitta delle Tigri Tamil. "Non ci sono più minorante in Sri Lanka", ha detto il presidente, Mahinda Rajapaksa, nel suo discorso al parlamento di oggi, trasmesso dalle televisioni di stato. Il presidente, che ha parlato in singalese e in tamil, ha lanciato un appello a tutti coloro che hanno lasciato il Paese, di qualsiasi etnia fossero, a ritornare nel "Paese ora finalmente unificato". Il presidente ha assicurato uguali diritti per tutte le comunità etniche dell'isola, chiedendo alla diaspora tamil sparsa nel mondo, di non supportare più l'esercito di Liberazione delle Tigri Tamil. Rajakapsa ha garantito l'impegno del suo governo a protezione "degli innocenti civili dal giogo dell'Ltte, protezione per la quale i militari hanno perso la vita. Proteggere i Tamil è mio impegno", ha concluso il capo dello stato. Il presidente ha anche fatto appello alla comunità internazionale affinchè non lasci lo Sri Lanka senza aiuti. Rajapaksa, che ha dichiarato per domani festa nazionale, ha confermato che la priorità è ora quella di dare una sistemazione sicura ai civili scappati dalle zone di guerra ospitati in campi profughi. Il governo giapponese ha provveduto a consegnare aiuti economici e strutture per i rifugiati (tende, letti, coperte, cibo, ecc.), che vanno ad aggiungersi ai 4 milioni di dollari già consegnati da Unicef, Unhcr, Iom e Croce Rossa Internazionale. Il giallo sulla sorte del leader delle Tigri. Intanto dopo l'annuncio ieri dell'uccisione del leader delle Tigri tamil, Velupillai Prabhakaran, da parte dell'esercito, stamattina si è verificato un colpo di scena quando il sito ufficiale del movimento tamil ha invece annunciato che Prabhakaran è vivo e sta bene. Nel primo di due comunicati ufficiali che pubblica oggi l'agenzia Tamilnet, il capo del dipartimento internazionale dell'Ltte, Selvarasa Pathmanathan, indica in particolare alla "comunità globale Tamil" che "il nostro amato leader Velupillai Pirapaharan (altro cognome spesso usato per Prabhakaran dalla guerriglia) è vivo e al sicuro". "Lui - si aggiunge - continuerà a dirigere la lotta per la  dignità e la libertà del popolo Tamil". In un secondo comunicato, Pathmanathan accusa poi il Governo cingalese di "perfidia" nell'uccisione dei due leader dell'ala politica dell'Ltte, Nadesan e Puleedevan, atto considerato, per il modo con cui è stato concepito, "un crimine contro l'umanità".Ma poco dopo  l'esercito dello Sri Lanka ha reso noto di aver recuperato e identificato oggi il corpo del leader delle Tigri Tamil Vellupillai Prabhakaran. Lo riferisce un comunicato ufficiale dell'esercito a firma del suo comandante, il generale Sarath Fonseka. Il comunicato precisa che "il corpo dello psicopatico leader del gruppo terrorista più barbaro al mondo Ltte, è stato trovato poco fa". Secondo fonti della difesa, il leader dell'Ltte avrebbe ordinato a migliaia di giovani Tamil di suicidarsi in massa se si fosse avvicinato il momento della resa.Contemporaneamente la televisione di stato cingalese ha trasmesso immagini del presunto cadavere del leader delle Tigri tamil Velupillai Prabhakaran, con il volto del capo dei guerriglieri separatisti ben visibile. Le immagini, tramesse anche dal canale privato Swarnavahini, mostrano la parte superiore di un cadavere che indossa una tuta mimetica. Parte della fronte è ricoperta da un panno blu e la testa giace su un giornale insanguinato. Il volto è intatto, con gli occhi aperti, e assomiglia molto a quello del leader dei ribelli. Le immagini mostrano inoltre la sua carta d'identità delle Tigri Tamil.