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MEDIO ORIENTE. Spose bambine, è allarme tra i rifugiati siriani

venerdì 20 luglio 2012
​Il matrimonio in giovane età come forma di "protezione" e "garanzia". Tra i rifugiati siriani in Giordania ci sono decine di ragazzine che sono state date in sposa dalle loro famiglie, convinte di averle così “salvate” dalle atrocità che si registrano in Siria e dalle difficili condizioni di vita nel regno hascemita. Ragazzine date in sposa per assicurare loro un pasto quotidiano o per evitare loro brutali violenze. Per gli esperti è allarme sociale. "A Mafraq abbiamo riscontrato una cinquantina di casi di matrimoni precoci dal giorno in cui abbiamo iniziato ad assistere i siriani - ha detto Khaled Ghanem dell'Islamic Society Centre a “Irin”, l'organo d'informazione delle Nazioni Unite - In molti casi si tratta di nozze con siriani, per lo più tra cugini".Um Sarah, rifugiata siriana in Giordania, ha ammesso di aver spinto le sue due figlie di 14 e 15 anni a sposarsi perché "da madre sola non posso farmi carico di loro, non posso dare loro da mangiare". "Volevo essere sicura che stessero bene - ha detto – e così ho chiesto in giro se qualcuno conoscesse dei buoni siriani per farle sposare".Quella del padre di Hanadi, sposa a 14 anni, è un'altra storia. Lui per sua figlia voleva un uomo in grado di proteggerla. "In Siria violentano ragazzine anche più piccole di mia figlia - ha spiegato -. Se arrivano a violentare una bambina di nove anni, vuol dire che possono fare di tutto. Non sarei stato tranquillo fin quando mia figlia non si fosse sposata con un uomo in grado di proteggerla". Hanadi era già fidanzata con suo cugino Ahmad, 20 anni, dallo scorso anno, "come vuole la tradizione" a Homs. "Ora è diventata una necessità - ha detto il padre - La Siria non è più un bel posto in cui stare per le donne e le ragazzine".
Nelle città di Daraa e Homs, in Siria, sono tante le spose bambine, convolate a nozze all'età di 13 o 14 anni."Abbiamo notizie di tante ragazzine che si sono sposate dopo essersi trasferite in Giordania - ha detto Hana Ghadban, volontaria della Syrian Women Association - Molte erano fidanzate in Siria".
Nel Paese arabo la legge non consente alle ragazze con meno di 16 anni di convolare a nozze, mentre per i ragazzi l'età minima è di 17 anni. Tuttavia è noto che i leader religiosi hanno libertà d'azione e possono fare eccezioni approvando "matrimoni informali" di ragazzine 13enni e ragazzi 16enni, che poi vengono formalmente registrati al compimento dei 18 anni. In Giordania, invece, i ragazzi possono sposarsi una volta compiuti i 18 anni e solo in circostanze particolari sono previsti matrimoni tra sposi con almeno 15 anni.
Nel regno hascemita gli stranieri per registrare le nozze devono presentare certificati dell'ambasciata del Paese d'origine che documentino il loro stato civile. Ma per i siriani in Giordania è impossibile ottenerli e per molti resta come unica scelta quella dei "matrimoni informali", celebrati dai leader religiosi. Così, ha denunciato Eva Abu Halawh, legale del gruppo per la difesa dei diritti umani Mizan, le ragazzine restano in pericolo. "Possono perdere i propri diritti se divorziano o in caso di controversie con il partner". E ci sono anche i rischi per la salute. "La gravidanza precoce - ha ricordato Samir Badran dell'Unicef - porta acomplicazioni per la nascita dei bambini e a volte compromette future gravidanze".