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Israele. Morto Rosenfeld, ultimo sopravvissuto del campo di sterminio di Sobibor

Silvia Guzzetti lunedì 3 giugno 2019

Semyon Rosenfeld, ultimo sopravvissuto di Sobibor

È morto in Israele a 97 anni, in un ospedale vicino a Tel Aviv, Semyon Rosenfeld, l’ultimo sopravvissuto del campo di sterminio nazista di Sobibor, nel territorio polacco occupato da Hitler.

A riferirlo è il quotidiano israeliano online Ynet. Rosenfeld scappò dal campo nel settembre del 1943, assieme ad altri 300 prigionieri, dopo una rivolta contro le Ss guidata da un ufficiale dell’Armata rossa.

Mentre molti dei suoi compagni vennero ricatturati o uccisi nei giorni successivi, Rosenfeld riuscì a nascondersi nei boschi, insieme a un altro piccolo gruppo di fuggitivi, fino alla primavera del 1944, quando si riunì all'Armata rossa e partecipò alla presa di Berlino.

Rosenfeld si era trasferito nello Stato ebraico nel 1990, lasciando l'Ucraina, dove era nato nel 1922. Nel 1940 si unì all'Armata Rossa contro i nazisti e venne catturato, dopo essere rimasto gravemente ferito a una gamba.

Mentre combatteva Hitler la sua intera famiglia fu sterminata e sepolta in una fossa comune vicino a Ternovka, in Russia.

Rosenfeld fu prima rinchiuso in un campo di lavoro vicino a Minsk, in Bielorussia, e poi trasferito nel campo di sterminio di Sobibor, dove, tra il 1942 e il 1943, furono uccisi oltre 250.000 ebrei.

Diversi leader politici israeliani, dal primo ministro Benjamin Netanyahu al leader dell'opposizione Benny Gantz, lo hanno ricordato su Twitter come un eroe.

Intervistato anni fa, Rosenfeld raccontò che la rivolta nel campo di Sobibor scoppiò dopo che uno dei prigionieri aveva chiesto a una delle Ss naziste che fine avessero fatto i compagni arrivati con lui. Il nazista aveva risposto indicando il fumo che usciva dal crematorio.

Alla fine del 1943, i nazisti distrussero completamente il lager per nascondere ogni traccia di quanto vi era accaduto.