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LA GUERRA IN SIRIA. «Non sparate sui soccorritori». Uccisi 22 volontari

martedì 29 ottobre 2013
​Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa - in una nota congiunta del Comitato Internazionale, della Federazione Internazionale e della Mezzaluna Rossa Siria - invita "tutte le parti coinvolte nel conflitto in Siria a rispettare il lavoro della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e a garantire la sicurezza dei soccorritori senza ostacoli, con accesso immediato alle persone bisognose in tutta la Siria"."Ci rivolgiamo anche a tutti coloro che hanno influenza sul campo per aiutarci a garantire aiuti che possano raggiungere chi ha più bisogno", aggiunge la dichiarazione. La Croce Rossa ricorda che "è inaccettabile la tragedia umanitaria che non accenna a diminuire" e che "22 volontari della Mezzaluna Rossa Siriana sono stati uccisi e molti di più feriti, rapiti o arrestati mentre svolgevano le loro attività  umanitarie".Per rispondere in modo "efficace alle immense necessità umanitarie", alle squadre della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa "deve essere garantita maggiore sicurezza, più rapidità e accesso libero ai bisognosi in tutto il paese e in ogni momento. Oltre all'accesso sicuro, è necessario anche un sostegno maggiore per essere in grado di assistere ogni mese oltre 2,5 milioni di persone in stato di bisogno".I volontari e il personale della Mezzaluna Rossa Siriana hanno "bisogno di avere accesso maggiore e con più sicurezza a chi ha più bisogno in Siria. È inaccettabile colpire in modo intenzionale i soccorritori, che non prendono parte al conflitto e che semplicemente cercano di aiutare i più bisognosi. È essenziale che le parti in conflitto in Siria proteggano i volontari della Mezzaluna Rossa Siriana e tutto il personale associato al Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e permettano loro di lavorare in sicurezza".