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MEDIO ORIENTE IN FIAMME. Siria, Acnur: pronti per 700mila rifugiati

giovedì 18 ottobre 2012
​Potrebbe arrivare a 700mila entro fine anno il numero di rifugiati in fuga dalla guerra civile in Siria, raddoppiando il numero di 350mila già registrato con l'agenzia Onu per i rifugiati Acnur. Lo hanno detto oggi in una conferenza stampa al Cairo il coordinatore regionale per i rifugiati siriani Panos Mumtzis e il coordinatore umanitario regionale Radhoune Nouicer, i quali hanno spiegato che il 75% dei rifugiati sono donne e bambini e il flusso di persone che fuggono dalla Siria è di 2mila persone al giorno. Il peso dell'accoglimento dei rifugiati in fuga dalla Siria grava soprattutto sui quattro Paesi confinanti, Turchia, Giordania, Iraq e Lbano anche se, hanno spiegato i responsabili Onu, rifugiati siriani stanno cominciando ad arrivare anche in Egitto in quella che Mumtzis ha definito una "emorragia" quotidiana. "Operiamo in unasituazione di emergenzà, ha osservato.I piani operativi messi a punto con questi quattro paesi stimano entro fine anno una presenza di 250mila rifugiati in Giordania, 280mila in Turchia, 60mila in Iraq e 120mila  in Libano. Oltre alla fuga massiccia, che avviene anche di notte e eche vede impegnate squadre umanitarie 24 ore su 24, la guerra civile siriana sta diventando un'emergenza anche per i profughi palestinesi in Siria che sono circa mezzo milione. Di questi oltre 200mila hanno lasciato le loro case, ma non sono ancora in fuga dal Paese. "Auspichiamo che i Paesi confinanti applichino anche ai profughi palestinei la politica della 'porta aperta' fino qui seguita per i siriani in fuga anche se speriamo che non ci siano un esodo massiccio di palestinesi dalla Siria", ha affermato Nouicer.GLI ATTIVISTI DENUNCIANO LA SCOMPARSA DI 28MILA PERSONEAlmeno 28mila persone sono scomparse in Siria dall'inizio delle rivolte anti-regime contro il governo di Bashar al-Assad. Lo denuncia la popolare piattaforma di attivisti Avaaz, precisando che molti dei desaparecidos sono stati arrestati dalle forze di Damasco nel quadro di una "campagna" volta a "reprimere il dissenso". "Molti cittadini vengono fermati per le strade e trattenuti dai lealisti senza alcun motivo, per poi essere trasportati in celle di tortura", ha dichiarato la direttrice Alice Jay, secondo cui "si tratta di una strategia deliberata del governo per terrorizzare le famiglie e le comunità".GIORNATA DI RAID E ATTENTATI: 44 MORTI Almeno 44 persone sono rimaste uccise nei raid aerei condotti dal regime contro la città di Maaret al-Numan, località strategica conquistata dai ribelli sulla strada tra Damasco e Aleppo. Lo hanno riferito fonti mediche, aggiungendo che tra le vittime ci sono molti bambini.  Mentre un'esplosione verificatasi oggi a Damasco è stata molto violenta e il boato è stato udito anche inquartieri distanti. Lo riferiscono dei residenti della capitale interpellati telefonicamente. "Ancora adesso si vede in modo distinto una colonna di fumo provenire dall'area dove sorge la nuova sede del ministero degliinterni", afferma un testimone. L'esplosione è avvenuta nel quartiere di Kfar Suse dove sorgono diverse sedi dei servizi di sicurezza e due ministeri. La tv di Stato afferma che si è trattato di un ordigno esplosivo piantato su una moto bomba ma che l'attentato non ha causato vittime.