Mondo

Russia. Revocata la licenza di pubblicazione del quotidiano indipendente Novaya Gazeta

Redazione Internet lunedì 5 settembre 2022

Novaya Gazeta, il cui direttore Dmitri Muratov è stato insignito dell'ultimo Nobel per la Pace, era già stata costretta, il 28 marzo scorso, a sospendere le pubblicazioni dopo aver ricevuto un secondo avvertimento da Roskomnadzor.

Non si è placata l'offensiva delle autorità russe nei confronti dei pochi media indipendenti rimasti in attività. Una Corte moscovita ha revocato la licenza di pubblicazione al glorioso giornale d'inchiesta Novaya Gazeta, diretto dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov.

Mentre altri giudici hanno inflitto una condanna a 22 anni di reclusione in una colonia penale al giovane reporter Ivan Safronov, specializzato in questioni militari, ritenendolo colpevole di "alto tradimento". L'accusa nei suoi confronti era quella di avere passato informazioni segrete ad agenti tedeschi e della Repubblica Ceca.

Il tribunale di Mosca ha revocato la licenza al quotidiano Novaya Gazeta su richiesta del Servizio federale per il controllo dei media (Roskomnadzor). Olga Lipkina, giudice del tribunale distrettuale Basmanny di Mosca, ha ordinato di «riconoscere nulla la registrazione di Novaya Gazeta che perde così la registrazione come organo mediatico». Roskomnadzor si è rivolto alla magistratura lo scorso 26 luglio, sostenendo che il quotidiano non ha presentato nei tempi dovuti i documenti con la composizione della redazione.

Novaya Gazeta è stato per oltre due decenni una pubblicazione indipendente e spesso scomoda: sulle sue colonne scriveva la giornalista Anna Politkovskaja uccisa a Mosca nel 2006. L’ultimo direttore, il premio Nobel Dmitri Muratov, ha tentato una sorta di armistizio con il Cremlino, evidentemente senza esito e che oggi ha annunciato il ricorso contro la revoca della licenza.

Il 28 marzo scorso Novaya Gazeta aveva sospeso le pubblicazioni, dopo aver ricevuto un secondo avvertimento dal Servizio federale per il controllo dei media. Il primo avviso era stato emesso il 22 marzo e il motivo, secondo Roskomnadzor, è che la testata non avrebbe segnalato con il bollino "agente straniero" uno dei suoi articoli che l'ente regolatore aveva chiesto di modificare.

Novaya Gazeta aveva comunque aperto una redazione che lavora dall'Europa e solo online, dopo l’invasione dell’Ucraina per timore proprio di perdere la licenza, pur continuando a pubblicare sul web e con una redazione "in autoesilio" che lavora fuori dalla Russia.