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Liberia. . Ritorna ebola: un?altra vittima

PAOLO M. ALFIERI sabato 2 aprile 2016
Il virus ebola, già tornato a colpire in Guinea, fa paura di nuovo anche in Liberia. Una donna di circa 30 anni infatti è morta giovedì all’ospedale Redemption della capitale Monrovia, ha fatto sapere il ministero della Salute. Il Paese era stato dichiarato libero dal virus già nel maggio del 2015, ma successivamente si erano registrati almeno due focolai, l’ultimo dei quali a novembre. Tre mesi fa, poi, le autorità sanitarie avevano nuovamente dichiarato la fine dei contagi. Il nuovo caso dimostra ora quanto sia complicato eliminare del tutto i rischi per la popolazione. In Guinea, intanto, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato la vaccinazione contro il virus di centinaia di persone che possono essere state in contatto con gli otto individui recentemente colpiti dal virus e morti in due prefetture meridionali del Paese. L’obiettivo è di arginare l’ultima esplosione dei casi ricorrendo ad un vaccino sperimentale già usato in passato. L’ufficio dell’Oms in Guinea ha riferito che oltre mille persone sono state individuate e poste sotto osservazione medica. Quasi 800 sono state vaccinate la scorsa settimana, tra cui 182 soggetti considerati «ad alto rischio». La morte di un uomo, di due delle sue mogli e di una figlia sono state annunciate due settimane fa dalle autorità sanitarie della Guinea, che ha confermato che anche una terza moglie e una suocera sono morte dopo essere state contagiate nel villaggio di Koropara. Il vaccino Vsv-Ebov impiegato è «risultato essere altamente efficace» nel prevenire l’infezione di ebola in un ampio studio condotto in Guinea l’anno scorso dal ministero della Salute, dall’Oms e da agenzie partner. Lo stesso vaccino è stato usato anche in Sierra Leone per contenere un recente focolaio del virus, ha precisato in un comunicato l’Oms, fiduciosa che questi rimanenti casi isolati possano essere contenuti. Proprio l’Oms aveva dichiarato conclusa l’epidemia di ebola nell’Africa Occidentale lo scorso 14 gennaio con l’interruzione delle catene di contagio in Guinea, Liberia e Sierra Leone, ma aveva esortato a non abbassare la guardia sottolineando il rischio di nuovi contagi. Il virus ebola può restare nello sperma di alcuni sopravvissuti anche fino ad un anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA