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LIBERTA' RELIGIOSA. Ancora retate di cattolici in Cina: fermato anche un vescovo emerito

mercoledì 24 agosto 2011
Un gruppo di sacerdoti e laici della comunità cattolica sotterranea di Tianshui, nella provincia di Gansu, è stato arrestato dalla polizia cinese lo scorso fine settimana. Lo riferisce l'agenzia missionaria Asianews. Fra gli arrestati vi sono l'amministratore della diocesi sotterranea, padre Giovanni Battista Wang Ruohan, il vescovo emerito Casimiro Wang Milu, padre Giovanni Wang, molti altri sacerdoti e decine di responsabili laici.Il vescovo Wang e i due padri Wang sono fratelli. Essi, secondo Asianews, sono detenuti in luoghi diversi e sottoposti a sessioni politiche.Finora la diocesi sotterranea di Tianshui aveva mantenuto un rapporto tranquillo con la polizia e le autorità di governo. Le due comunità cattoliche, quella ufficiale e quella sotterranea, hanno in tutto 20 mila fedeli e 27 sacerdoti, dei quali 15 appartengono alla comunità sotterranea. Nel 2003 mons. Wang Milu si è ritirato e il vescovo ufficiale, mons. Agostino Zhao Jinglong è morto nel 2004. L'amministratore della diocesi ufficiale è padre Bosco Zhao Jianzhang, pronipote di mons. Zhao. Egli sarebbe anche candidato a diventare vescovo.Secondo osservatori, gli arresti di questi giorni servono a convincere le comunità sotterranee - con più preti di quelle ufficiali - ad accettare il candidato voluto dal'Associazione patriottica (Ap) ed evitare che venga eletto vescovo un sacerdote sotterraneo. Già nel suo programma dello scorso anno il Fronte unito ha messo in evidenza l'urgenza di eleggere un vescovo "amico".