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REAZIONI. «Italia e Ue facciano sentire la loro voce»

giovedì 7 gennaio 2010
Frattini: "Orrore e riprovazione".  "Le violenze perpetrate contro la comunità cristiana copta in Egitto suscitano orrore e riprovazione". Lo ha affermato il titolare della Farnesina, Franco Frattini, commentando le drammatiche notizie  da Nag Hamadi. "La comunità internazionale non può restare indifferente nè deve mai abbassare la guardia -  ha proseguito Frattini - di fronte all'intolleranza religiosa, che costituisce una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali. L'Italia intende continuare a difendere in tutte le sedi il principio della libertà di culto, quale assoluto ed irrinunciabile valore di civiltà". Frattini ha fatto sapere che parlerà personalmente della misure "di contrasto e prevenzione", nel quadro degli eccellenti rapporti di amicizia e di cooperazione che legano i due Paesi con  il ministro degli Esteri egiziano Aboul Gheit, in occasione della visita al Cairo alla fine della settimana prossima. Pittella: "La Ue faccia sentire la sua voce". "Davanti all'ennesimo, efferato episodio di violenza e di cieca intolleranza religiosa nei confronti di una comunità cristiana, come quello avvenuto ieri in Egitto, l'Europa intera deve far sentire la sua voce unita e la sua ferma condanna". Lo ha affermato il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, dopo la strage compiuta davanti a una chiesa copta a Nag Hamadi.  "Mi auguro che il governo egiziano ponga ogni sforzo perchè sia garantita la libertà di culto e la sicurezza delle minoranze religiose nel suo paese, assicurando prontamente alla giustizia i responsabili", ha sottolineato l'europarlamentare secondo il quale "ogni ritardo o lentezza nella reazione può essere interpretato come una pericolosa indulgenza verso il fanatismo che sta cercando di seminare odio e divisioni tra i nostri popoli colpendoli nei sentimenti più radicati e profondi". Mauro: "atto infame e gravissimo".  Il capo della delegazione del Pdl all'Europarlamento Mario Mauro ha espresso la "più ferma condanna per il gravissimo episodio di violenza nei confronti della comunità cristiana copta dell'Egitto avvenuta ieri fuori da una chiesa a Nag Hamadi",  Si tratta di "un atto infame e gravissimo che ripropone con forza lo scempio dell'intolleranza religiosa", ha affermato l'europarlamentare, secondo il quale "in Egitto la comunità cristiana copta è il 10% circa della popolazione in un paese a larghissima maggioranza musulmana".  "È compito della comunità internazionale e dell'Unione Europea assicurare a tutti, comprese le minoranze, di esprimere liberamente il proprio credo, in nome di quegli ideali di pace e di giustizia su cui si fondano le nostre comunità", ha concluso Mauro. Osservatore Romano: "Situazione difficile anche per i cattolici". "Il clima di avversione nei confronti dei cristiani, in Alto Egitto, negli ultimi tempi sembra essere più evidente". Lo scrive l'Osservatore Romano commentando l'uccisione dei sei copti e del poliziotto musulmano che dovevaproteggerli. In proposito il giornale vaticano intervista padre Rafic Greiche, direttore del locale ufficio informazioni cattolico. "Anche noi cattolici, come il resto dei cristiani - spiega il sacerdote - siamo preoccupati. L'atmosfera, soprattutto nell'Alto Egitto, è più pesante. Al Cairo ci sentiamo tutti più sicuri, ma nei villaggi il clima è diverso. Gli incidenti, gli attacchi nascono sempre da una miscela di odio religioso e pretesti occasionali. La scorsa Pasqua, con le stesse modalità è stato ucciso un altro cristiano a Hegaza". L'Osservatore riporta anche quanto affermato dal ministero dell'Interno egiziano, secondo il quale "l'episodio della scorsa notte è il più grave, di questo genere, verificatosi a partire dagli anni Novanta". Ronchi: "dolore e preoccupazione".  "Il drammatico e gravissimo episodio di violenza che ha colpito la comunità cristiana copta dell'Egitto, proprio nel giorno in cui quest'ultima celebra la natività di Cristo, suscita grande dolore e preoccupazione in tutti noi". Lo ha dichiarato in una nota il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi. "Sono sicuro che il governo egiziano - che sta mettendo in campo sforzi per debellare la piaga della violenza a sfondo religioso e al quale ci lega una profonda amicizia - saprà produrre il massimo impegno nel perseguire i responsabili dei crimini e garantire la piena libertà religiosa a tutti i suoi cittadini, in pieno accordo con il dettato della Costituzione egiziana", ha aggiunto Ronchi. "Purtroppo oggi, nel mondo, il 75% delle persecuzioni religiose colpisce le comunità dei cristiani. Una vera e propria cristianofobia - ha concluso il ministro - su cui l'Europa e l'Occidente farebbero bene ad aumentare l'attenzione e a far sentire la propria voce". Buttiglione: "Governo egiziano tuteli i cristiani".  "Massima solidarietà alla Chiesa Copta d'Egitto, colpita nel giorno di celebrazione del Natale ortodosso da un drammatico episodio di violenza, che ci ricorda le difficoltà che vive quotidianamente quest'antica chiesa cristiana d'Egitto. Chiediamo a tutti di mantenere la calma e di non cedere allo spirito di vendetta, ma chiediamo soprattutto al governo egiziano di perseguire con la massima serietà i responsabili dei crimini, e di garantire la piena libertà religiosa a tutti i suoi cittadini, con una particolare attenzione al rischio di discriminazione che vive la Chiesa copta". Lo afferma il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione a proposito delle violenze interreligiose in Egitto.Malan: "Il governo chieda chiarimenti al Cairo". "Di fronte agli inquietanti attacchi ai cristiani in Egitto, auspico che il ministero degli esteri chieda chiarimenti al governo del Cairo, a tutela di quellacomunità, probabilmente la più antica di tutte. Proprio poche settimane fa il Senato ha approvato diverse mozioni, la prima delle quali del Pdl, a prime firme di Gasparri e Quagliariello, sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo, e in particolare in Egitto. Sono del resto certo che il ministro Frattini, che ha parecchie volte mostrato sensibilità sul tema, saprà coinvolgere le autorità egiziane, anche in nome dell'amicizia che lega i nostri due paesi". È quanto dichiara Lucio Malan (PDL), segretario di presidenza del Senato.Leoni: "Anche quest'anno inizia male per i cristiani". "Con rammarico dobbiamo annotare che anche quest'anno inizia in modo drammatico per i cristiani". Lo ha dichiarato il senatore della Lega Nord, Giuseppe Leoni, responsabile dei Cattolici Padani commentando la strage avvenuta ieri sera nel sud dell' Egitto. "Siamo alle solite - ha continuato Leoni - nelle altre religioni non cristiane non esiste il perdono ma la vendetta che poi chiama vendetta. Nella mia mozione in Senato, presentata prima dellefestività natalizie, si parlava della persecuzione dei cristiani in giro nel mondò che le sinistre hanno voluto cambiare in 'libertà di religionè. Questa è un'altra farsa, noi facciamo mozioni ma si continuano ad uccidere ancora i cristiani. È una vergogna. Ammazzare i cristiani è l'hobby più frequente da parte degli islamici".