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Medio Oriente. Fuoco in Medio Oriente, i grandi agiscono

sabato 12 luglio 2014
Il sistema antimissilistico Iron Dome ha intercettato e neutralizzato almeno quattro dei missili sparati da Gaza su Tel Aviv e un missile sparato si Gerusalemme. Le sirene di allarme suonano in diverse aree di Israele. In precedenza Hamas, in una mossa irrituale, aveva preannunciato il lancio di missili di nuovo tipo, J 80, su Tel Aviv.

Domenica Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania discuteranno del possibile accordo per il cessate il fuoco in Medio Oriente. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico, William Hague, precisando che i colloqui con il segretario di Stato americano John Kerry e i ministri tedesco e francese avranno luogo a margine della riunione in programma a Vienna sul nucleare iraniano. Hague ha aggiunto di aver avuto un contatto telefonico con il presidente palestinese Mahmud Abbas e con il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman. "La nostra preoccupazione principale è sul numero delle vittime civili e sulla necessità che entrambe le parti evitino l'ulteriore perdita di vite innocenti", ha proseguito il ministro.

Nuove scene di orrore sabato mattina a Beit Lahya, a nord di Gaza, dopo che l'aviazione israeliana ha centrato un orfanotrofio, provocando la morte di 3 piccole disabili. Tre uomini sono rimasti uccisi nel quartiere di Tufah, alla periferia orientale di Gaza City. Altri sei uomini sono stati uccisi nel distretto di Sheikh Radwan. Le vittime, di età compresa fra i 21 e i 58 anni, erano sedute davanti alle loro abitazioni. La casa centrata dal raid sarebbe stata quella di una parente di Ismail Hanieyh, l'ex capo dell'esecutivo di Hamas a Gaza: tra i morti, ci sarebbero due suoi nipoti. Sarebbero 22 i palestinesi morti nella sola giornata di sabato. Stando a fonti locali, le incursioni avrebbero colpito anche una banca, due moschee e alcune abitazioni di funzionari di Hamas. Secondo l'esercito israeliano una delle moschee veniva utilizzata come deposito armi.Dall'inizio dell'operazione "Protective Edge", lunedì sera, la conta dei palestinesi uccisi sale a 127, di cui 26 bambini; 940 i feriti. Contro Israele sono stati invece lanciati circa 690 tra colpi di mortaio e razzi, alcuni dei quali con gittata superiore ai 100 chilometri; 140 razzi sono stati intercettati dal sistema difensivo antimissile "Iron Dome" ("scudo di ferro"). Secondo il ministero dell'edilizia e dei lavori pubblici di Gaza, sarebbero 282 le case rase al suolo nella Striscia, mentre 9.000 sono state danneggiate seriamente e 260 non sono più abitabili.Nella giornata di sabato è stato riaperto il valico di Rafah, tra Egitto e la Striscia. L'apertura consente l'ingresso di medici dell'Associazione Sanitaria Araba per curare i feriti. Il valico era stato aperto per la prima volta giovedì, per evacuare i feriti gravi e portarli negli ospedali in Egitto, ma venerdì era rimasto chiuso.