Mondo

Il dissenso. Protesta pacifica sotto attacco nel mondo

Redazione Esteri martedì 19 luglio 2022

Manifestazione contro gli arresti di massa a San Salvador

Il 2019 è stato definito "l'anno delle piazze". Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescita in termini di partecipazione e organizzazione della mobilitazione nonviolenta per la difesa dei diritti ambientali, sociali e civili. Di pari passo, però, è aumentata l'azione dei governi per cercare di bloccarla. A denunciarlo è Amnesty International che ha appena lanciato la campagna "proteggo la protesta" in difesa del fondamentale diritto al dissenso. Nel mirino non solo nelle autocrazie come il Myanmar - dove oltre 13mila persone sono finite in cella dal golpe - o il Nicaragua, dove i cortei pubblici sono vietati. Anche in Europa o negli Usa, le polizie incrementano in modo più sotterraneo l'uso della forza contro i dimostranti. Spesso, inoltre, i dimostranti vengono criminalizzati o discriminati. Mentre le autorità impiegano la l'arma della difesa della pubblica sicurezza per scoraggiare l'azione collettiva. "E' tempo di reagire e ricordare a chi sta al potere che il diritto di protestare, di reclamare, di chiedere un cambiamento, è inalienabile", ha denunciato Agnés Caniard, responsabile della campagna