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Fake news. Parigi lancia il «dispositivo di lotta» per blindare le Europee

Daniele Zappalà, Parigi mercoledì 24 aprile 2024

Il ministro degli Affari Europei, Jean-Noël Barrot

Cercare di "blindare" la campagna elettorale per le Europee contro i contenuti falsi e malevoli, le incursioni e i cyberattacchi da remoto, soprattutto sui social e Internet. La Francia ci prova, lanciando uno speciale «dispositivo di lotta contro la disinformazione e le ingerenze digitali straniere», presentato ieri dal ministro degli Affari Europei, Jean-Noël Barrot.
Per conto dell’esecutivo, uno speciale organismo tecnico, denominato Viginum, assicurerà una vigilanza in tempo reale sui contenuti apparsi che rischiano di alterare in modo subdolo il corso dello scrutinio, soprattutto negli ultimi giorni di campagna.
Il governo, sollecitando pure la Commissione Ue, cercherà di far pressione sugli operatori, affinché si mostrino reattivi, ben più che in passato, nella soppressione di contenuti problematici. Nel mirino, figurano ad esempio i social Facebook e X, additati più volte negli ultimi anni.
Parigi vuole evitare soprattutto uno scenario "alla slovacca", con riferimento al clamoroso e subdolo falso filmato — deep fake — diramato su Facebook a poche ore dall’apertura dei seggi delle elezioni legislative slovacche dello scorso settembre, gettando discredito sul candidato progressista Michal Simecka, che ha poi perduto.
Nelle ultime settimane, in Francia, non sono mancati attacchi simili, la cui origine è stata spesso localizzata in Russia. In uno, diffuso soprattutto a partire dalla Cina, si è cercato di discreditare l’eurodeputato Raphaël Glucksmann, che guida la lista socialista.