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Sierra Leone. Ebola in Sierra Leone, ecco come si vive in quarantena

venerdì 30 gennaio 2015
Un "Piano Marshall" per un impegno economico che sostenga la ripresa dei Paesi africani messi in ginocchio dall'epidemia di Ebola. È l’appello lanciato da Oxfam, secondo cui la comunità internazionale non può più rinviare, come successo durante l’emergenza, un aiuto diretto a far ripartire le economie di Liberia, Sierra Leone e Guinea. I paesi colpiti dall’epidemia versano infatti in condizioni socio-economiche sempre più preoccupanti. È prioritario perciò garantire aiuti immediati a milioni di famiglie colpite dalla crisi e investimenti in grado di risollevare l’occupazione, garantendo in parallelo il funzionamento delle strutture sanitarie e l’erogazione di beni e servizi essenziali come salute, istruzione e acqua potabile. Oxfam chiede che venga convocata una Conferenza Internazionale di donatori, assicurando il supporto degli Stati più ricchi nella ricostruzione di una normale vita quotidiana per la popolazione, e rimettendo così le economie dell'area sulla strada della crescita. "La popolazione ha bisogno di aiuti economici, e ne ha bisogno ora. – spiega il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri – La gente ha bisogno di lavoro per mantenere le famiglie e di altri servizi essenziali come sanità e istruzione. Sono passati attraverso l'inferno: adesso non possiamo abbandonarli”. Qui di seguito video e foto che documentano come 40 persone vivono in quarantena in una strada di Freetown, Sierra Leone. Oxfam distribuisce kit sanitari in questa area.