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WASHINGTON. Obama: «Più tasse ai ricchi e sanità per tutti»

giovedì 26 febbraio 2009
«Ci aspettano ardue scelte». Lo ha detto il presidente Usa, Barack Obama, che oggi presenta al Congresso la sua prima legge di bilancio, nella quale stima per il 2009 un deficit record di 1.750 miliardi di dollari, il più alto dai tempi della Seconda guerra mondiale. «Questo budget - spiega Obama - è una contabilità onesta di dove siamo e di dove intendiamo andare». Obama aggiunge poi che il budget consentirà agli americani di risparmiare miliardi di dollari, facendo il contrario di quello che era avvenuto con i tagli fiscali ai ceti più abbienti varati dall'amministrazione Bush.Un sussidio per chi ha perso il lavoro. Il presidente Barack Obama ha detto che nel suo bilancio è contenuto «un impegno storico per la riforma della sanità». Il bilancio si prefigge di rendere l'assistenza sanitaria più accessibile ai milioni di americani che hanno perso il posto di lavoro, grazie a una aumento delle tasse ai ceti più abbienti. Il presidente ha parlato di un sussidio, in vigore da oggi, che aiuterà sette milioni di americani che hanno perso il lavoro a conservare la mutua che avevano prima del licenziamento.   La misura è compresa nel pacchetto di "stimolo": consiste in una estensione temporanea di un programma che consente ai neo-disoccupati di tenere la vecchia mutua se la pagano di tasca propria. La nuova misura abbassa i costi di circa due terzi per un anno. «Sette milioni di americani avranno una cosa in meno di cui preoccuparsi quando vanno a dormire», ha detto Obama. «Ci sono tempi in cui ti puoi permettere di ridecorare la casa e tempi in cui devi concentrarti a ricostruire le fondamenta», ha concluso. Le banche. Dalla Casa Bianca fanno rilevare che i 250 miliardi aggiuntivi per il sistema finanziario rappresentano uno stanziamento prudenziale. Al momento l'amministrazione non ha in programma di utilizzare questi fondi.Il deficit. Grazie alle misure di stimolo dell'economia avviate dall'amministrazione è previsto un tasso di crescita molto elevato negli anni successivi: 4% nel 2011, 4,6% nel 2012, 4,2% nel 2013.   Sul fronte del mercato del lavoro, la disoccupazione crescerà nel 2009 assestandosi all'8,1%, per poi iniziare a calare l'anno successivo, 7,9%. A gennaio 2009 la disoccupazione aveva raggiunto il 7,6%.