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USA. Obama prova a rassicurare: «Colpiremo i terroristi»

martedì 29 dicembre 2009
L'America resti 'vigile' ma 'abbia fiducia'' perché la lotta ad al Qaeda e all'estremismo violento continua "con tutti i mezzi a disposizione": il presidente Barack Obama è sceso oggi in campo per la prima volta dopo l'attentato fallito al volo Delta-Northwest il giorno di Natale. Alle Hawaii con la famiglia, Obama è emerso dalla vacanza per calmare le critiche di inefficienza e superficialità rivolte alla sua amministrazione. Pochi minuti prima che il presidente si presentasse ai microfoni della base di Kanehoe alle Hawaii, il braccio saudita di al Qaida rivendicava la responsabilità del complotto, fallito, si legge nel comunicato, "per un inconveniente tecnico".L'attentato al volo Delta-Northwest "ci ricorda i pericoli che abbiamo davanti", ha detto Obama commentando per la prima volta in pubblico l'episodio che dopo otto anni ha fatto tornare all'America la paura di volare. "Non abbiamo tutte le risposte su questo ultimo tentativo - ha detto il presidente - ma chiunque uccide uomini, donne e bambini innocenti deve sapere che gli Stati Uniti non si limitano ad alzare le difese all'interno. Faremo tutto quello che è in nostro potere contro i nemici che in Afghanistan o in Pakistan, in Yemen o in Somalia o ovunque, complottano per organizzare attacchi contro il suolo americano". Obama ha detto agli americani di "restare vigili, ma di avere fiducia".Dopo le gaffe del suo ministro per la Sicurezza Interna Janet Napolitano che ieri, contro ogni senso comune, aveva detto che il "il sistema aveva funzionato", per il presidente era cruciale riprendersi il ruolo di comandante in capo dopo tre giorni di silenzio. Dopo il fallito attentato Obama aveva lasciato che fossero suoi rappresentanti - la Napolitano, il portavoce Robert Gibbs - a reagire alle notizie allarmanti e a rassicurare il paese spaventato nei giorni delle feste. Ma il rischio politico per il presidente era in agguato: Obama si è reso conto che non poteva rischiare l'effetto Katrina quando il suo predecessore George W. Bush rimase a lungo in silenzio, in vacanza nel ranch di Crawford, nei giorni in cui New Orleans affondava travolta dall'uragano. Oggi, poco prima dell'intervento di Obama, la stessa Napolitano aveva fatto marcia indietro lamentandosi che le sue frasi erano state estrapolate dal contesto: "Il nostro sistema non ha funzionato. Nessuno è soddisfatto. E' stata aperta una inchiesta a vasto raggio", ha detto il ministro alla Nbc.Finora Obama aveva cercato di mantenere un difficile equilibrio tra distacco e attenzione per non creare più allarme di quanto il fallito attentato di Natale non avesse già generato. Oggi però è stato chiaro che Obama non poteva più aspettare, con le immagini di viaggiatori sull'orlo di una crisi di nervi che bivaccano negli aeroporti giustapposte sulle televisioni alle foto della Prima Famiglia d'America che si riposa sulle spiagge da surf delle Hawaii. Obama, che ha fatto la dichiarazione in giacca, ma senza cravatta, ha annunciato di aver chiesto due vaste revisioni dei sistemi che sono andati in tilt: da un lato quello delle liste dei sospetti terroristi a cui dovrebbe essere vietato l'accesso ai voli, dall'altro i metodi di screening anti-esplosivo ai punti di imbarco.AL QAIDA RIVENDICA ATTENTATO - Due giorni dopo il fallito attentato di Natale a bordo del volo Delta-Nortwest fra Amsterdam e Detroit, Al Qaida si è fatta viva e ha rivendicato di essere stata capace di "aver frantumato il mito della sicurezza americana". Ha promesso inoltre guerra totale agli Stati Uniti e agli altri Paesi occidentali nella Penisola Arabica. In due comunicati mandati in rete su siti jihadisti fra ieri e oggi - rivelati oggi dal Site Intelligence Group, organizzazione americana di controllo sui siti islamici -, Al Qaida nella Penisola Arabica (Aqap), che ha base nello Yemen, ha detto che il giovane nigeriano con l'esplosivo nelle mutande, Umar Farouk Abdulmutallab, "il fratello nigeriano", ha inteso compire l'attentato come "risposta" agli attacchi subiti nello Yemen dal network del terrore fondato da Osama bin Laden, rivendicandone l'organizzazione. Abdulmutallab, che appena arrestato dichiarò subito di essere membro di Al Qaeda addestrato in territorio yemenita, stando alla tv Abc avrebbe detto all'Fbi che nello Yemen ci sono "molti dietro di me pronti a colpire" altri aerei Usa.Secondo la rivendicazione, il nigeriano "ha utilizzato una tecnica degli esplosivi sviluppata dai mujaheddin nei laboratori di Al Qaeda nella Penisola Arabica", un ordigno definito "tecnicamente avanzato", ed è stato solo un "errore tecnico" a far fallire l'attentato poco prima dell'atterraggio dell'Airbus a Detroit. Il sito estremista quindi ridicolizza il nemico: "Il fratello nigeriano - si legge - è passato attraverso tutte le barriere di sicurezza per compiere la sua operazione, frantumando il grande mito dell'intelligence americana". Al Qaeda incita quindi i mujaheddin perché uccidano tutti gli impiegati delle ambasciate occidentali nella Penisola araba in una "guerra totale contro i crociati" e a tutti i soldati musulmani arruolati negli "eserciti nemici" a "pentirsi" e a uccidere "i crociati", additando come esempio lo psichiatra militare musulmano americano Nidal Hassan, che lo scorso 5 novembre fece strage fra i commilitoni a Fort Hood, in texas, uccidendone 13 e ferendone altri 42. Le rivelazioni della rete americana alzano il livello d'allerta alla luce del ruolo che lo Yemen ha cominciato ad avere negli ultimi mesi come rifugio e "incubatrice" di militanti di Al Qaeda, di fatto un "terzo fronte" della guerra Usa al terrorismo dopo l'Iraq e l'Afghanistan.ATTENTATORE: MOLTI PRONTI A COLPIRE - Umar Farouk Abdulmutallab, il nigeriano arrestato per il fallito attentato al volo Delta-Northwest il giorno di Natale, avrebbe detto all'Fbi che ci sono molti come lui nello Yemen pronti a colpire altri aerei Usa. Lo ha appreso la Abc. Le rivelazioni della rete americana alzano il livello d'allerta alla luce del ruolo che lo Yemen ha cominciato ad avere negli ultimi mesi come rifugio e 'incubatrice' di militanti di al Qaeda.