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Usa. Nuovo stop del Senato a riforma dell'Obamacare. Trump sconfitto

Redazione Esteri martedì 26 settembre 2017

Le proteste contro la riforma dell'Obamacare nei corridoi del Senato (Ansa)

Nuovamente sconfitto il progetto di legge per abolire e sostituire l'Obamacare: la proposta non ha i voti in Senato e quindi affonda. Una sconfitta per l'Amministrazione Trump, ancora più pesante perché il 30 settembre scadrà la possibilità di approvare la riforma con una maggioranza semplice.

Il provvedimento, se fosse passato, avrebbe causato la perdita della copertura sanitaria per milioni di americani. L'altra notte, però, è arrivata l'opposizione al provvedimento da parte di un altro senatore repubblicano, Susan Collins. Il no della Collins arriva dopo quello di John McCain e Rand Paul vanificando quindi la speranza dei repubblicani di votare in aula sul testo che sostituisce l'Obamacare entro il 30 settembre.

Mentre era in corso la discussione centinaia di attivisti, fra cui diversi disabili in sedia a rotelle, hanno manifestato davanti al Congresso: molti manifestanti, fra cui alcuni portatori di handicap, sono stati allontanati con la forza dagli agenti di polizia mentre chiedevano, cantando, di non tagliare fondi alla sanità. La polizia ha proceduto a 181 arresti.

Poche ore dopo l'affossamento della riforma dell'Obamacare il presidente Donald Trump ha attaccato il senatore repubblicano John McCain che aveva dichiarato di non poter «in coscienza» sostenere la proposta dei suoi colleghi di partito per smantellare il sistema sanitario. «Ha completamente invertito rotta», ha twittato Trump, postando alcuni video con dichiarazioni di McCain contro l'Obamacare. L'opposizione del candidato repubblicano alla presidenza, sconfitto da Barack Obama nel 2008, è stata cruciale anche nell'affondare un analogo tentativo da parte del Grand Old Party di smantellare l'Obamacare la scorsa estate. A difesa di McCain, eroe di guerra e tra i parlamentari più rispettati del Congresso Usa, si è levata niente di meno che la voce di uno degli autori della proposta Gop, il senatore Lindsey Graham.