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INTERVISTA. «Una nuova classe dirigente per Haiti»

Lucia Capuzzi lunedì 13 dicembre 2010
«Haiti ha necessità di una nuova classe dirigente». Monsignor Pierre-André Pierre, rettore dell’Università cattolica Notre Dame di Haiti, ne è tanto convinto da aver dedicato l’intera vita professionale alla formazione di quadri. Giovani funzionari pronti a impegnarsi per il Paese. Un compito non facile, nella nazione più povera dell’emisfero occidentale. Dove meno del 60 per cento dei bambini frequenta la scuola, la disoccupazione supera il 70 per cento e chi può emigra. «Dobbiamo arrestare questa emorragia», aggiunge in perfetto italiano, durante un incontro con Avvenire a Milano. Ha studiato anche a Roma– oltre che negli Usa e a Israele – e, nella Penisola torna spesso. Ora è qui per avviare un progetto di collaborazione con l’Università Cattolica. L’anno prossimo, la Notre Dome avvierà un master – riconosciuto anche in Italia – per la formazione di quadri dirigenti. Con l’aiuto di docenti della Cattolica.“Sono convinto che la chiave per ricostruire, anzi rifondare, Haiti sia l’istruzione. Questa deve stimolare i giovani ad impegnarsi. Renderli consapevoli che il Paese non è condannato alla miseria. Costruire lo sviluppo è possibile”.