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Germania. Il Comune di Dresda dichiara «l'emergenza nazismo»

Vincenzo Savignano, Berlino venerdì 1 novembre 2019

Una manifestazione contro i neonazisti a Dresda, nell'Est della Germania

Stato d'emergenza contro l'estremismo di destra e il nazismo, alla vigilia del trentesimo anniversario dell'unificazione tedesca del 9 novembre. Lo ha proclamato il Consiglio comunale di Dresda, capoluogo del Land orientale della Sassonia. La delibera è stata votata a larga maggioranza da tutte le forze politiche ma non dagli ultranazionalisti di Afd e, a sorpresa, dalla Cdu. I cristiano-democratici di Dresda, in un comunicato diffuso dai media locali, hanno bocciato l'iniziativa definendola "solo politica dei simboli" e "un errore di comunicazione e linguaggio politico".

La delibera è stata diffusa sui media con una svastica rossa su cui compariva un simbolo del divieto di transito autostradale. I sostenitori della delibera affermano che "atteggiamenti e atti antidemocratici, contrari all'umanità e di estrema destra che arrivano fino alla violenza si verificano in maniera sempre più forte a Dresda". Nel capoluogo della Sassonia dal 2014 è nato e si è diffuso il movimento anti-islamista Pegida, che manifesta ogni venerdì per le strade della città. In questo Land il partito ultranazionalista Afd, alle elezioni regionali del primo settembre, ha ottenuto il 27,5%.

Il 27 ottobre si è votato nel confinante Land della Turingia, dove Afd, sostenuta anche da movimenti neonazisti ha conseguito il 23,4% delle preferenze. Non lontano da Dresda si trova la cittadina di Chemnitz, dove nell'agosto del 2018 per giorni si svolsero manifestazioni di neonazisti e nel vicino Land della Sassonia Anhalt c'è la cittadina di Halle, dove il 9 ottobre scorso il neonazista Stephan Balliet ha tentato di assalire una sinagoga armato di bombe e fucili.