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Colombia. Chiuso a Medellin il museo Pablo Escobar: era inserito nei «narcotour»

Redazione Esteri venerdì 21 settembre 2018

Un turista in posa, come Pablo Escobar alle sue spalle, nella casa museo di Medellin

Un museo dedicato ad esaltare, in chiave eroica, vita e gesta di Pablo Escobar, il defunto capo del 'Cartello di Medellín' della cocaina, è stato chiuso dalle autorità colombiane, ufficialmente "in modo temporaneo, fino a quando le irregolarità amministrative riscontrate non saranno risolte". Si tratta del 'Museo di Pablo Escobar', che si trova sulla strada 'Las Palmas', attraverso cui si arriva all'aeroporto José María Córdova, e che è gestito da parenti dell'ex zar della droga, ed in particolare da suo fratello maggiore, Roberto.
I turisti che si avventurano fino a Medellín, un tempo città 'off limits', fanno quasi tutti tappa in questo Museo dove possono ripercorrere la vita del cosiddetto 'Patrón', attraverso fotografie, vari oggetti personali e veicoli, inclusa "la famosa e mitica motocicletta di James Bond". Andrés Tobón, assessore alla Sicurezza cittadino, ha detto che durante una ispezione si è scoperto che il Museo non disponeva della necessaria autorizzazione legata al Piano nazionale del turismo, mentre gli ispettori hanno anche appurato l'esistenza presunte irregolarità nei permessi di costruzione dell'edificio. Per cui, ha aggiunto, "abbiamo deciso disposto la sospensione temporanea dell'attività dedicata a promuovere la vita di uno dei banditi più tristi, che più danni hanno fatto alla città".
Il Museo era una delle tappe dei 'narcotour' organizzati da agenzie e rivolti ai visitatori stranieri per illustrare la figura del narcotrafficante morto il 2 dicembre 1993. Tali visite includono le rovine della 'Catedral', il carcere che si costruì in una presunta resa volontaria, la sua tomba nel cimitero Montesacro e l'edificio Monaco, che si trova in un quartiere residenziale esclusivo di Medellín dove viveva con la famiglia e dove fu al centro di un attentato con esplosivo. Nonostante gli anni trascorsi dalla sua morte, Escobar ha mantenuto intatta la fama, al punto di essere stato immortalato in un libro ('Pablo Escobar, il padrone del malè) e in una serie tv ('Narcos'). Iniziative che, assicurano gli esperti, hanno offerto solo una pallida idea della ferocia e dell'avidità di sangue del vero Escobar.