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LIBIA. I ribelli: «Misurata è libera» Bilancio: 25 morti e 100 feriti

sabato 23 aprile 2011
«Misurata è libera», le forze di Muammar Gheddafi stanno lasciando la città della Libia occidentale, dopo settimane di durissimi scontri. Lo ha annunciato un portavoce dei ribelli libici. Mentre è di 25 morti e oltre 100 feriti il bilancio provvisorio dei combattimenti a Misurata, la città della Tripolitania dalla quale i soldati di Muammar Gheddafi hanno cominciato il ritiro. Lo riferiscono fonti mediche.Intanto gli Stati Uniti hanno lanciato in Libia il primo attacco con drone. Lo riferisce il Pentagono. Un militare del regime catturato dai rivoltosi ha riferito che venerdì è arrivato l'ordine del ritiro. La sua dichiarazione conferma quanto anticipato dal viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaim, sulla volontà del regime di affidare le decisioni sul controllo della terza città libica alle tribù locali.«La situazione a Misurata sarà allentata e ad occuparsene con le buone o le cattive saranno le tribù e la gente di Misurata e non più l'esercito libico - ha affermato Kaim -. L'esercito libico sarà rapidamente fuori da questa situazione che il popolo libico attorno a Misurata non può più sostenere».L'assedio alla città che si trova 200 chilometri a est di Tripoli ha già causato centinaia di morti nei bombardamenti.RAID NATO SU TRIPOLI: TRE MORTIUn nuovo raid aereo della Nato su Tripoli ha colpito un terreno poco distante dalla residenza di Muammar Gheddafi, a Bab-al-Azizia. L'area sembra ospitare un bunker, ma il regime ha mostrato la zona bombardata ai giornalisti stranieri sostenendo che si trattasse solo di un parcheggio e di una fognatura. Secondo fonti governative, nel bombardamento sarebbero morti tre civili.