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Gran Bretagna. Londra, divorzio «facile» in 48 ore

Elisabetta Del Soldato mercoledì 24 giugno 2015
Divorziare in Gran Bretagna sta diventando sempre più facile e, tra un mese, quando la nuova normativa entrerà in vigore, titolava qualche giorno fa il quotidiano Daily Mail, «fare domanda di divorzio sarà facile quanto fare quella per il canone televisivo». In effetti, poco ci manca: dal mese prossimo a sigillare le separazioni sarà un amministratore locale e non più un giudice. E, per ultimare un divorzio, non serviranno più trentatré settimane ma al massimo 48 ore o anche meno. Non solo. Oltre ai tempi, saranno ridotti anche i costi: attualmente le spese legali per un divorzio consensuale si aggirano intorno alle 410 sterline, circa 500 euro, ma il prezzo potrebbe essere ridotto della metà. Sono circa centoventimla le coppie che ogni anno divorziano in Gran Bretagna. Le autorità sperano che riuscendo a sgravare la magistratura di questa responsabilità riusciranno a velocizzare i tempi e a tagliare costi. Diversi esperti legali, scriveva qualche giorno fa il Times, sostengono che l’iniziativa sia necessaria perché le normative vigenti produrrebbero un inutile spreco di risorse giudiziarie. Per i gruppi e le associazione cristiane del Paese, però, rendendo più facile il divorzio, si finisce per banalizzarlo. «Queste nuove facilitazioni – ha detto a Avvenire Andrea Williams di Christian Concern – rappresentano un’ulteriore erosione dell’istituzione del matrimonio». Che senso avrebbe giurarsi fedeltà, continua la Wiliams, «se poi è così facile divorziare? Quello che dovrebbe riconoscere la legge è l’importanza e il significato del matrimonio». Non è certo una novità che il divorzio sia diventato sempre più facile negli ultimi dieci anni in Gran Bretagna. In tempi di crisi economica anche la separazione è diventata vittima dei tagli: da tempo non è più indispensabile consultare un legale per ricevere consigli, indicazioni e informazioni su documenti da produrre. Basta rivolgersi a uno dei tanti siti online di consulenza dove regna la regola del fai da te. Tra quelli più frequentati dalle coppie britanniche che intendono divorziare amichevolmente c’è Divorce Depot, un portale che si definisce «cortese, affidabile e veloce». Qui quelli che sono ormai decisi a scrivere la parola fine al proprio matrimonio possono chiedere consigli su come gestire la separazione, le eventuali contese, gli affidi e gli assegni di mantenimento, pagando appunto cifre di molto inferiori a quelle richieste da un normalissimo legale.  Questo tipo di Web sta ottenendo particolarmente successo da quando il premier David Cameron ha deciso di dare una sforbiciata all’assistenza legale fornita dallo Stato alle coppie che intendono divorziare. Tagli non indifferenti di 350 milioni sterline, quasi 500 milioni di euro, che erano destinati all’assistenza giudiziaria nei casi di divorzio.