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Le firme . Petizione: «L'Europa si attivi per Asia Bibi»

Giovanni Maria Del Re giovedì 26 maggio 2016
L’Unione Europea si attivi per chiedere la liberazione di Asia Bibi, la cristiana pachistana, madre di cinque figli, condannata per blasfemia nel 2010. È la richiesta contenuta in una petizione avviata ieri dal vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, che ha la delega per il dialogo interreligioso, insieme a vari altri esponenti del Ppe, del gruppo dei Socialisti e democratici (tra loro gli esponenti Pd Patrizia Toia, Silvia Costa e David Sassoli), della Sinistra Unitaria e dei Conservatori. La carcerazione della cattolica Asia Bibi, accusata senza fondamento di aver offeso il nome del profeta Maometto, dura ormai da 2.529 giorni.  L’obiettivo è raccogliere in tre mesi le firme della metà più uno degli eurodeputati, soglia oltre la quale la dichiarazione diverrà, dal punto di vista giuridico, una vera e propria petizione che sarà inviata all’Alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini. «L’Europa – ha dichiarato Tajani – non può restare in silenzio davanti all’ingiusta prigionia di Asia Bibi, simbolo della persecuzione di cui sono vittime i cristiani in tutto il mondo. Impedire che sia portata a compimento la condanna a morte per un reato inaccettabile e inesistente è un dovere di tutti, cristiani e non cristiani». Il 4 novembre 2014, ricorda ancora Tajani, «una folla di 1.500 persone in Pakistan bruciò viva una coppia di cristiani accusati di blasfemia. E due mesi fa, durante le festività di Pasqua, un’altra folla di migliaia di estremisti islamici ha manifestato davanti ai palazzi del governo pachistano chiedendo la piena applicazione della sharia e l’esecuzione di Asia Bibi». La vicenda è peraltro da tempo seguita dal Servizio europeo di azione esterna (il “ministero degli Esteri' dell’Ue) guidato da Mogherini. Nella petizione si lamenta che «l’aumento dei casi di persecuzione in Pakistan nei confronti di alcune comunità religiose, in particolare le minoranze cristiane, è motivo di crescente preoccupazione e qualsiasi discriminazione o violenza in tal senso dovrebbe essere severamente condannata», e si afferma che «dovrebbe essere oggetto di denuncia» il fatto che gruppi islamici chiedano di giustiziare Asia Bibi. «L’Alto rappresentante – afferma il documento – è invitato a intraprendere tutte le azioni politiche e diplomatiche necessarie per garantire il rilascio di Asia Bibi». A Mogherini, infine, si chiede di «considerare la possibilità di inserire una clausola vincolante sul rispetto della libertà religiosa negli accordi con Paesi terzi e a opporsi attivamente alle severe leggi sulla blasfemia».