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L'appello. L'Oms: «La guerra uccide anche la sanità, senza pace non c'è salute»

Redazione Esteri mercoledì 27 dicembre 2023

Ilò direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus

Non c'è pace senza giustizia, ma la guerra uccide anche la salute. Il 2023 volge al termine, ed è tempo di bilanci. "E' stato un anno ricco di pietre miliari e sfide per la salute pubblica globale", tira le somme il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Il 2023 è stato l'anno della fine della pandemia di Covid-19, che non è più emergenza sanitaria internazionale, ma anche dell'escalation del conflitto fra Israele e Hamas in Medio Oriente e di altre crisi umanitarie nel mondo, con ospedali e sanitari che diventano bersagli.

"Senza pace non c'è salute - sottolinea Tedros - e senza salute non può esserci pace. L'insicurezza, la povertà e la mancanza di accesso all'acqua pulita e all'igiene hanno alimentato la diffusione di malattie infettive in molti Paesi. La recrudescenza del colera è particolarmente preoccupante, con un numero record di oltre 40 focolai in tutto il mondo". Ma andiamo con ordine. "A maggio ho dichiarato la fine del Covid-19 come un'emergenza di salute pubblica di rilevanza internazionale - ricorda il Dg - Ciò ha segnato un punto di svolta dopo tre anni di crisi, dolore e perdite per le persone di tutto il mondo. Sono felice di vedere che la vita è tornata alla normalità". L'Oms ha inoltre annunciato che anche l'epidemia di M-Pox, il vaiolo delle scimmie, "non rappresenta più un'emergenza sanitaria globale". E "abbiamo approvato nuovi vaccini contro la malaria, la dengue e la meningite - elenca Tedros - malattie che minacciano milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto i più vulnerabili".

"Azerbaigian, Tagikistan e Belize sono stati dichiarati liberi dalla malaria e una serie di malattie tropicali trascurate sono state debellate in diversi Paesi, tra cui la malattia del sonno in Ghana, il tracoma in Benin, Mali e Iraq e la filariosi linfatica in Bangladesh e Laos. Il percorso verso l'eradicazione di un'altra malattia prevenibile con il vaccino, la poliomielite - prosegue - è giunto al suo ultimo miglio. Altri trenta Paesi hanno introdotto il vaccino anti-Hpv mentre il mondo avanza verso l'eliminazione del cancro all'utero". Per l'Oms "ciascuno di questi risultati, e molti altri" raggiunti nel 2023 "hanno dimostrato il potere della scienza, delle azioni e della solidarietà per proteggere e promuovere la salute. Ma il 2023 - ricorda il direttore - è stato anche un anno di sofferenze e minacce alla salute immense ed evitabili".

"I barbari attacchi di Hamas contro Israele il 7 ottobre hanno causato la morte di circa 1.300 persone e la presa in ostaggio di oltre 200 persone. Le notizie di violenza di genere e maltrattamenti degli ostaggi sono deplorevoli. A ciò è seguito un attacco devastante contro Gaza, che ha ucciso più di 20.000 persone, soprattutto donne e bambini - sottolinea Tedros - e ne ha ferite oltre 53.000". L'Oms continua a segnalare che "gli ospedali e gli operatori sanitari sono stati ripetutamente attaccati, mentre i soccorsi non sono sufficienti. Al 22 dicembre, solo 9 delle 36 strutture sanitarie di Gaza erano parzialmente funzionanti, e solo quattro offrivano i servizi più basilari nel Nord". Per questo motivo "chiediamo nuovamente un cessate il fuoco immediato", rimarca Tedros, ricordando che quest'anno "guerra e ostilità, purtroppo, hanno afflitto molte altre località del mondo, tra cui Sudan, Ucraina, Etiopia e Myanmar, solo per citarne alcune". Non solo. Nel suo bilancio di fine anno, l'Oms segnala che "in termini di preparazione e risposta alle emergenze, permangono lacune nella prevenzione di una prossima pandemia. Il 2024, però, offre un'opportunità unica per colmarle. I Governi stanno negoziando il primo accordo globale in assoluto per proteggere le comunità, i paesi e il mondo dalla minaccia rappresentata dalle pandemie. Un accordo progettato proprio per colmare le lacune nella collaborazione, cooperazione ed equità globali. Con l'obiettivo di creare un mondo più sicuro e più sano". L'augurio, che Tedros auspica sia condiviso da tutti, è "mantenere viva la speranza di salute".