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Cina. «Indagava su una fabbrica di scarpe legata a Ivanka Trump: attivista arrestato»

Redazione Esteri mercoledì 31 maggio 2017

L'attivista Hua Haifeng sarebbe stato arrestato nella provincia sud-orientale cinese del Jiangxi (Ansa)

Un attivista cinese è stato arrestato e altri due risultano irreperibili dopo avere condotto un'indagine sulle condizioni di lavoro in una fabbrica che produce scarpe per conto di Ivanka Trump e per altri brand stranieri, la Huajian Shoe Factories. Lo riferisce l'organizzazione a difesa dei diritti dei lavori in Cina, China Labor Watch. L'attivista Hua Haifeng sarebbe stato arrestato nella provincia sud-orientale cinese del Jiangxi, secondo quanto riferito dal direttore esecutivo di China Labor Watch, Li Qiang, per il sospetto di avere cercato informazioni illegalmente: si tratterebbe del primo caso di arresto per un attivista dell'organizzazione no-profit con sede a New York in diciassette anni di attività. "L'unico motivo per cui pensiamo che questo caso sia diverso è perché si tratta della fabbrica di Ivanka Trump", ha dichiarato Li in una citazione ripresa dal Washington Post.
Hua avrebbe indagato assieme a un altro attivista oggi irrintracciabile, Li Zhao, su una fabbrica a Dongguan, nella provincia sud-orientale del Guangdong, che produce scarpe per la figlia del presidente degli Stati Uniti. Il terzo attivista, invece aveva lavorato sotto copertura in un'altra fabbrica nella provincia del Jiangxi, nella località di Ganzhou, ma di lui non si hanno più notizie dal 27 maggio scorso. Le indagini, secondo i primi risultati delle indagini, avrebbero accertato turni di lavoro che arrivavano fino a 18 ore, con un solo giorno o due di riposo al mese nei momenti di lavoro più intenso e nessun addestramento sulle norme di sicurezza.

La Huajian produce scarpe per la figlia del presidente degli Stati Uniti da circa dieci anni, secondo quanto confermato dalla stessa azienda, per un totale di circa un terzo delle scarpe prodotte a nome Ivanka Trump in Cina, ma solo per una piccola parte del totale della produzione globale. Il portavoce dell'azienda, Wei Xuegang, ha detto di non essere a conoscenza di alcun arresto, mentre nessun commento sulla vicenda è stato per ora fatto dalla figlia del presidente degli Stati Uniti, né dalla Casa Bianca.