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EGITTO. Aziende italiane pronte a evacuare

lunedì 19 agosto 2013
Gli ultimi sviluppi  politici in Egitto sono seguiti dal Gruppo Italcementi "con la massima attenzione, pur senza particolare allarmismo" per quanto riguarda l'operatività industriale. È quanto si legge in una nota. Al momento infatti - come il Gruppo ha precisato alla Borsa del Cairo - "l'attività prosegue senza significative interruzioni in tutti gli impianti presenti nel Paese, seppure ad un ritmo ridotto a causa della domanda che nel periodo estivo è sempre contenuta". "Misure di particolare attenzione - si legge ancora sulla nota - sono state adottate a favore della sicurezza e salvaguardia personale di tutti i dipendenti impegnati al lavoro". Nelle cinque cementerie al momento è presente una decina di tecnici italiani, cui sono stati sconsigliati spostamenti extra lavorativi. E' comunque pronto un piano d'evacuazione nel caso precipitassero gli eventi. Nessuna preoccupazione, in prospettiva, per il grande parco eolico di Gulf el Zeit, la cui realizzazione partirà a fine anno: la (lunga) fase autorizzativa si è finalmente conclusa, ora si tratta di assegnare i lavori attraverso gare d'appalto di prossima indizione.In Egitto ci sono anche circa quaranta tecnici della Danieli di Buttrio (Udine), gruppo globale dell'acciaio. Sono impegnati in un cantiere a Suez. Il cantiere è presidiato dalle forze di sicurezza private e dall'esercito. L'azienda è in costante contatto con i tecnici, che sono stati istruiti a rimanere nel loro albergo fino a quando la situazione non tornerà alla normalità. Anche in questo caso un piano di rimpatrio immediato - indicano in Danieli - viene continuamente aggiornato qualora la situazione dovesse richiederlo.Già nel gennaio del 2011 l'azienda era stata obbligata a rimpatriare 78 dipendenti dall'Egitto, mercato dove opera da anni.