Mondo

Gerusalemme. Israele rompe con l'Unesco: «Filopalestinese»

venerdì 14 ottobre 2016
Il ministro dell'Istruzione israeliano, Naftali Bennett, ha annunciato l'immediata sospensione della collaborazione con l'Unesco, dopo che l'organizzazione ha approvato una risoluzione in cui nega ogni legame tra il Monte del tempio di Gerusalemme e l'ebraismo, considerandolo luogo di culto esclusivamente musulmano. La decisione di Bennett è stata riferita dal Jerusalem Post, il quale precisa che il ministro ha detto che la posizione dell'agenzia Onu "nega la storia e incoraggia il terrorismo". Bennett terrà un incontro la prossima settimana, per discutere passi ulteriori. Nel frattempo, sottolinea Jerusalem Post, non ci saranno incontri con funzionari Unesco, collaborazione nelle conferenze internazionali o collaborazione professionale con l'organizzazione.La Risoluzione, presentata dai palestinesi insieme ad Egitto, Algeria, Marocco, Libano, Oman, Qatar e Sudan, è stata approvata da 24 paesi, respinta da 6 (Usa, Germania, Gran Bretagna, Lituania, Estonia, Olanda). In 26 si sono astenuti, tra cui l'Italia. Nel provvedimento viene condannato il comportamento di Israele in relazione alle restrizioni ai musulmani imposte nel luogo sacro, che si trova a Gerusalemme Est. Questo non viene chiamato nella risoluzione Monte del tempio, ma soltanto con la definizione araba, cioè moschea di al-Aqsa.