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Israele. Polemiche per la nuova «strada dell'apartheid»

Redazione Esteri giovedì 10 gennaio 2019

La nuova arteria stradale con il muro di separazione (Ansa)

Il sito di Haaretz parla di “strada dell’apartheid”. E’ la strada 4370, che molto sta facendo discutere in Israele. A nord-est di Gerusalemme, in Cisgiordania, è stata aperta al traffico automobilistico un’arteria di quattro chilometri nella quale i veicoli palestinesi sono separati da quelli israeliani da un muro alto otto metri. In Cisgiordania, sottolinea il quotidiano, esistono già altre arterie riservate esclusivamente al traffico palestinese, o a quello israeliano. Ma in questo caso, viene evidenziato, la suddivisione avviene mediante un muro che corre lungo il suo intero percorso.

La arteria 4370 passa nelle vicinanze della città-colonia di Maale Adumim, situata fra Gerusalemme e Gerico. Essa faciliterà l'ingresso a Gerusalemme per gli israeliani che abitano negli insediamenti situati a sud di Ramallah. I palestinesi che volessero utilizzarla, secondo la televisione commerciale Canale 10, saranno bloccati all'ingresso dalla polizia israeliana: saranno così indirizzati sul versante occidentale della stessa arteria che sfocia in un villaggio palestinese vicino a Gerusalemme est. Il costo dell'opera, concepita secondo Israele per motivi di sicurezza, è stato di 150 milioni di shekel, circa 40 milioni di euro.