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Iraq. «Cristiani iracheni, serve uno sforzo dei governi»

martedì 10 febbraio 2015
Il governo nazionale iracheno e quello regionale del Kurdistan devono "stanziare i fondi necessari per sostenere le famiglie che il Daesh (acronimo arabo con cui si indicano i jihadisti del sedicente Stato Islamico, ndr) ha cacciato dalle proprie case e privato dei loro beni". Inoltre, tutte le "forze nazionali e internazionali" devono "unire i loro intenti per liberare al più presto i territori occupati e mettere in atto le disposizioni necessarie per proteggere i cristiani e gli altri iracheni, affinché tutti ritornino alle proprie case e vivano nella sicurezza e con dignità". Sono questi gli appelli che il Sinodo straordinario dei vescovi caldei, convocato dal patriarca Louis Raphael Sako presso la sede patriarcale di Baghdad, ha rivolto ai poteri nazionali e alla comunità internazionale in merito alle emergenze umanitarie che affliggono le popolazioni dei territori conquistati dai jihadisti. Lo riferisce Radio Vaticana.Riguardo alle decine di migliaia di cristiani costretti a fuggire dalla Piana di Ninive davanti all'offensiva dei jihadisti e ora rifugiati nel Kurdistan iracheno, il Sinodo ha riaffermato che la Chiesa caldea "rimarrà al fianco del nostro popolo sofferente", impiegando tutte le risorse a disposizione per "servirlo, sollevare il suo spirito e seminare la speranza nei cuori". Durante i lavori, il Sinodo caldeo ha anche confermato il suo sostegno al progetto per la creazione di una "Lega caldea", da tempo caldeggiato dal patriarca e rimasto finora in sospeso per le difficoltà e le emergenze che segnano la vita della Chiesa caldea. A giudizio dei vescovi caldei, la Lega caldea dovrà avere il profilo di un'organizzazione civile che si configuri come ente morale autonomo, da valorizzare come strumento per affrontare questioni politiche e sociali che coinvolgono il futuro delle comunità caldee.I due vescovi ausiliari di Baghdad, monsignor Shlemoun Wardouni e monsignor Basilius Yaldo, sono stati incaricati dal Sinodo di preparare la conferenza di fondazione della Lega.