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La guerra. Giornalista decapitato in Iraq. Usa sotto ricatto

mercoledì 20 agosto 2014

È guerra senza più alcun limite quella tra Stati Uniti e gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico che hanno deciso di ricattare Barack Obama uccidendo alcuni ostaggi Usa inelle loro mani. Oggi hanno diffuso un video estremamente macabro, dal titolo "messaggio all'America", in cui hanno decapitato il giornalista James Foley, 40enne freelance di Boston rapito nel gennaio del 2013 in Siria. Nelle immagini si vede Foley in ginocchio con una tuta arancione, come quella indossata dai prigionieri di Guantanao con alle spalle un uomo vestito di nero. Poco dopo - pochi i frammenti diffusi al momento - si vede il corpo di Foley con la testa insanguinata poggiata in grembo. Prima delle immagini della decapitazione si leggono delle scritte in arabo ed inglese spiegare che questa è la prima risposta promessa a Barack Obama per i raid aerei degli ultimi giorni contro Is. Raid che hanno portato gli Usa, "su una superficie scivolosa verso un nuovo fronte di guerra contro i musulmani. Qualsiasi tuo tentativo, Obama, di negare le libertà e la sicurezza ai musulmani sotto il califfato islamico (il regime imposto da Is in parte di Iraq e Siria a fine giugno, ndr) porterà alla carneficina della tua gente". L''intelligence Usa "ha analizzato il video in cui vengono mostrati i cittadini americani James Foley e Steven Sotloff" e "abbiamo raggiunto il giudizio che si tratta di un video autentico". Lo ha affermato la portavoce del Consiglio nazionale per la Sicurezza della Casa Bianca, Caitlin Hayden.