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Manchester. L'ira dell'intelligence di Londra: stop alle informazioni a Washington

Rdazione Esteri giovedì 25 maggio 2017

Le fotografie della polizia scientifica di Manchester pubblicate dal New York Times

Lo scontro è ormai frontale e va ben al di là del semplice “screzio” tra intelligence di Paesi alleati come le autorità hanno cercato di circoscriverlo. Perché ormai il limite, anche lessicale, è stato superato. La polizia che indaga l'attentato alla Manchester Arena ha infatti smesso di condividere le informazioni con gli Stati Uniti dopo la pubblicazione dei ”leak” sull'inchiesta da parte della stampa statunitense. La polizia del Greater Manchester spera di riprendere presto le normali relazioni di intelligence, ma è attualmente "furiosa" per le fotografie della polizia scientifica pubblicate dal New York Times che mostrano i resti dell'ordigno utilizzato nell'attacco.
Scontro ad alto livello. Al punto che Theresa May ne ha discusso con Donald Trump, al vertice della Nato in programma a Bruxelles, della fuga di notizie sull'attacco di lunedì scorso all'arena di Manchester a favore dei media americani. Trump ha assicurato che "si farà chiarezza" Già ieri il ministro dell'Interno britannico, Amber Rudd, aveva espresso "irritazione" per la pubblicazione da parte dei media americani di dettagli sull'identità dell'attentatore, Salman Abedi, prima che la polizia britannica lo nominasse ufficialmente. Rudd avevano quindi detto di aver spiegato a Washington che non deve accadere mai più.

Una fonte di Whitehall ha detto al Guardian: "Sono state presentate proteste a ogni livello di rapporti tra le autorità britanniche e le nostre controparti statunitensi. È inaccettabile".