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Indonesia. Caduto in mare un aereo con 62 persone a bordo

Redazione Internet sabato 9 gennaio 2021

Un Boeing 737-500 della Sriwijaya Air

È caduto in mare il Boeing della compagnia indonesiana Sriwijaya Air scomparso dai radar, con 62 persone a bordo, a pochi minuti dal decollo da Giacarta. Lo riferisce il capitano della Guardia costiera di Trisula alla tv locale, secondo quanto riporta il China Daily. La squadra di soccorso ha recuperato i primi resti umani dalle acque dove è avvenuto il disastro, ha aggiunto l'ufficiale.

Attorno alle 14 ora locale, le autorità aeroportuali indonesiane hanno perso i contatti con il volo Sriwijaya Air SJ 182 sulla rotta Jakarta-Pontianak, operato da un Boeing 737-500. A bordo c'erano 56 passeggeri, tra cui 7 bambini e 3 neonati, e sei membri dell'equipaggio. Un pescatore nell'area al largo di Giakarta ha raccontato di aver visto un aereo schiantarsi in mare dopo una picchiata.

Secondo il sito Flight Radar 24, il velivolo ha perso oltre 10 mila piedi (circa 3 chilometri) di quota in meno di un minuto a quattro minuti dalla partenza. La compagnia aerea ha affermato che l'aereo percorreva una rotta stimata di 90 minuti da Giacarta a Pontianak, la capitale della provincia del Kalimantan occidentale sull'isola del Borneo in Indonesia.

L'Indonesia è stata afflitta da incidenti di trasporto su terra, mare e aria a causa del sovraffollamento dei traghetti, dell'invecchiamento delle infrastrutture e degli standard di sicurezza mal applicati.

La compagnia aerea e il velivolo

Secondo Airfleets.net, il velivolo era stato consegnato alla statunitense Continental Airlines nel 1994 ed era entrato nel 2012 a fare parte della flotta di Sriwijaya Air, un piccolo vettore locale con 9 aerei, tutti appartenenti alla famiglia dei 737: tre della serie 500, otto della 800 e una della 900.

Si tratta di versioni precedenti il 737 Max 8, il modello Boeing coinvolto nei disastri dei voli Lion Air 610 (189 morti il 29 ottobre 2018) e dell'Ethiopian Airlines 302 (157 morti il 10 marzo 2019), dovuti all'errata attivazione, poco dopo la partenza, di un software antistallo sul quale il personale di bordo non era stato adeguatamente informato. Due giorni fa la compagnia aerea statunitense ha patteggiato 2,5 miliardi di dollari per chiudere l'inchiesta penale che era stata avviata in Usa.