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India. L'arcivescovo chiede digiuno e preghiera. Per la democrazia

Redazione Esteri martedì 19 marzo 2024

Giovani indiani sensibilizzano i coetanei a votare

Digiuno e preghiera per la democrazia. È questa l'iniziativa promossa per venerdì 22 marzo da Peter Machado, arcivescovo della diocesi di Bangalore in vista delle prossime votazioni che cominceranno il 19 aprile e andranno avanti per 44 giorni. Il pastore, noto per il suo impegno per la difesa dei diritti umani, ha esortato i fedeli a scegliere «candidati non appartenenti a partiti integralisti, non divisivi, non corrotti, e sostenitori della democrazia, per il bene del Paese». E ha sottolineato: «La nostra politica è soggetta alla maledizione del populismo, della polarizzazione, della post-verità e del culto della personalità.

Le istituzioni democratiche del nostro Paese si stanno indebolendo, la struttura federale viene inesorabilmente minata, i media sono stati cooptati, gli organi investigativi sono diventati strumenti nelle mani della classe dominante per vessare e perseguitare tutta l’opposizione, e gli organi costituzionali sono subornati». Machado ha anche rinnovato la richiesta al governo affinché riconosca ufficialmente la condizione di “casta protetta” per i Dalit e i tribali convertiti al cristianesimo, e che tuteli le altre minoranze discriminate.