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UNIONE EUROPEA. Immigrati, Malmstrom: l'Ue aiuti gli Stati A Taranto sbarcano 750 profughi

mercoledì 4 maggio 2011
L'Unione europea non deve lasciare che gli Stati maggiormente esposti ai flussi migratori dal Nordafrica gestiscano da soli l'emergenza: lo sottolinea la Commissaria agli Affari interni, Cecilia Malmstrom, presentando il documento elaborato dall'esecutivo di Bruxelles su una politica comune per l'immigrazione. «Non dobbiamo lasciare che sia solo compito degli Stati membri che si trovano alle nostre frontiere esterne gestire le situazioni straordinarie di migrazioni», osserva Malmstrom. Alcuni Stati Ue - si legge nel documento approvato oggi dalla Commissione - «sono più direttamente esposti ad arrivi massicci di migranti rispetto ad altri, ma questa situazione non può essere gestita solo a livello nazionale. Richiede la mobilitazione di tutti gli Stati membri a livello Ue». E se la Commissione «non può imporre la solidarietà», tuttavia «è necessario una migliore ripartizione delle responsabilità e un aumento della solidarietà a livello di Unione europea».La libertà di circolazione sancita dagli accordi di Schengen potrà essere limitata «in circostanze particolarmente eccezionali», ma solo con decisioni a livello europeo. È questa la soluzione che sarà sottoposta, da parte della Commissione europea, ai ministri degli Interni dei Paesi Ue nel Consiglio straordinario del 12 maggio. Lo ha annunciato in una comunicazione presentata oggi la commissaria Ue agli Affari interni, Cecilia Malmstrom. «La temporanea reintroduzione di controlli limitati dei confini interni» potrebbe essere adottata nell'eventualità che si presentino «pesanti e improvvise pressioni migratorie» alle frontiere dell'Unione, ma dovrebbe essere presa in considerazione, ha precisato la commissaria, solo come «ultima risorsa» e comunque non da singoli membri, ma «a livello europeo».«L'Europa - ha rimarcato Cecilia Malmstrom - ha bisogno di rafforzare le regole esistenti e non di minarle, il trattato di Schengen lo difendo con le unghie e con i denti, ma può avere dei punti deboli che possono essere migliorati; per questo discuteremo la prossima settimana la valutazione di una clausola di sospensione su base di criteri limitati». In generale, la Commissione Ue prevede di tradurre le sue proposte in disposizioni all'interno di un pacchetto immigrazione che intende adottare il 24 maggio, in tempo per sottoporlo all'attenzione del Consiglio europeo del 24 giugno.PROFUGHI SBARCATI A TARANTOCi sono anche 40 bambini e molte donne tra i profughi sbarcati oggi dalla Moby Prince nella base navale di mar Grande della marina militare italiana, a Taranto. In 750, provenienti da varie aree del nord Africa, sono destinati alla tendopoli di Manduria. Per la maggior parte si tratta di libici fuggiti dalla città di Misurata, ma ci sono anche somali, eritrei e nigeriani. I profughi, una volta arrivati al campo di accoglienza e identificazione, saranno sottoposti a esami sanitari, così come disposto dalla Protezione civile. I migranti complessivamente giunti a Taranto con la Moby Prince sono 1.500, ma ne sono stati fatti sbarcare solo 1.000: gli altri 500 infatti ripartiranno alla volta del porto di Crotone dove sono destinati. Dei mille sbarcati a Taranto, 250 sono destinati al Centro di accoglienza di Borgo Mezzanone, a poca distanza da Foggia, e gli altri 750 nel Centro di Manduria la cui riapertura è stata disposta ieri temporaneamente dalla Protezione civile. Il centro di Manduria resterà aperto - è stato reso noto - per non più di 72 ore, e sarà gestito in raccordo con la Regione Puglia, il ministero dell'Interno, le associazioni di volontariato e quelle umanitarie.