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Australia. Il Daesh rivendica l'assalto a Melbourne

Paolo M. Alfieri martedì 6 giugno 2017

Un agente di polizia fuori dall'edificio in cui è avvenuta l'aggressione (Ansa)

Il Daesh ha rivendicato il drammatico assedio in un sobborgo sul mare a Melbourne, in cui ieri una donna è stata presa in ostaggio in un appartamento e tre agenti sono rimasti feriti. La polizia indaga l'accaduto come evento "terroristico". Il sequestratore, un uomo di origine somala, è stato ucciso nella scontro a fuoco con la polizia dopo che aveva tenuto in ostaggio per varie ore una donna in un edificio residenziale a Brighton. L’aggressore si chiamava Yacub Khayre, 29 anni, era stato in prigione per un furto nel 2012 e si trovava in libertà vigilata dal novembre scorso; nel 2009 era stato collegato ai piani per attaccare una base militare a Sidney, anche se era stato assolto.

La polizia era stata allertata perché si erano sentite varie esplosioni nell'edificio. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, hanno trovato all'ingresso il corpo di un uomo senza vita che è stato identificato come un australiano di origine cinese: era il portiere dell'edificio. Il sequestratore si era intanto nascosto in un appartamento con la donna in ostaggio: quando è uscito, la donna è riuscita a scappare mentre nello scontro a fuoco l’aggressore è rimasto ucciso e sono rimasti feriti anche tre agenti.



Prima della sparatoria, Khayre aveva chiamato l'emittente Channel Seven per dire "Questo è per l'Isis, per al-Qaeda". Il capo della polizia dello Stato di Vittoria, Graham Ashton, ha detto che "non c'è nulla che indichi” che l’uomo “abbia ricevuto un messaggio dall'estero. Ma è ancora presto, abbiamo materiale sequestrato, lo controlleremo". L'agenzia di propaganda del Daesh, Amaq, intanto ha rivendicato l'azione: "L'autore dell'attacco a Melbourne in Australia è un soldato dello Stato Islamico e ha realizzato un attentato in risposta agli appelli a puntare come obiettivi cittadini della coalizione" che lotta contro il Daesh in Iraq e Siria.

"L'attacco terroristico da parte di un criminale noto, che recentemente era stato rilasciato su cauzione, è un crimine scioccante e codardo", ha commentato il premier australiano Malcolm Turnbull. "Ci sono stati troppi casi di persone in libertà vigilata che hanno commesso reati di questo genere - ha poi denunciato il primo ministro - Come mai era in libertà vigilata? Aveva una lunga storia di violenza. Era stato accusato qualche anno fa di reati legati al terrorismo ed era stato assolto. Si sapeva che aveva legami, almeno in passato, con l'estremismo violento".