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Iniezione letale. «Il boia negli Usa adesso rischia la disoccupazione»

domenica 15 maggio 2016
NEWYORK Il blocco nella vendita di farmaci usati nelle iniezioni letali da parte della Pfizer può portare a uno stop delle esecuzioni capitali negli Usa. «Con la scelta di Pfizer, tutti i farmaci approvati dalla Food and Drug Administration (Fda) per la pena di morte non sono più in vendita», ha detto al NewYork Times, Maya Foa, che lavora per Reprieve, un’Ong per i diritti umani. Il colosso farmaceutico ha fatto sapere che venderà solo a chi darà garanzie di non farli arrivare ai «dipartimenti degli Stati che applicano la pena di morte». Negli ultimi 5 anni gli ostacoli alle esecuzioni sono aumentati, visto che sono più di venti le società farmaceutiche europee e americane ad aver imposto restrizioni all’uso dei propri medicinali. In risposta, alcuni Stati americani hanno fatto produrre i componenti chimici da farmacie non riconosciute dalla Fda, incorrendo nel sequestro da parte di agenti federali. Altri, come Arizona, Oklahoma e Ohio, hanno deciso di sospendere le esecuzioni, mentre pochi Stati hanno introdotto (ma non ancora utilizzato) la sedia elettrica, le fucilazioni o le camere a gas come alternativa all’iniezione letale. ( E.Mol.) © RIPRODUZIONE RISERVATA