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GINEVRA. I punti chiave dell'accordo sulla Siria

sabato 14 settembre 2013
La rimozione e la distruzione delle armi chimiche in Siria entro la prima metà del 2014, la cui lista dovrà essere fornita dal regime di Assad entro una settimana. È l'ambizioso obiettivo dell'accordo raggiunto tra Usa e Russia al termine di tre giorni di colloqui tra il segretario di Stato americano John Kerry ed il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. In caso di mancato rispetto degli impegni da parte di Damasco, è previsto un possibile ricorso al capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite, quello che prevede l'uso della forza.Ecco i punti principali dell'accordo, contenuto in due pagine che si chiudono con un solenne impegno delle parti: "È tempo di agire immediatamente".MISURE STRAORDINARIE. "Il programma di armi chimiche siriano deve essere distrutto nella maniera più veloce e sicura possibile". "Nei prossimi giorni sarà sottoposta all'OPCW (Organizzazione per il divieto delle armi chimiche) una bozza di decisione" che prevede "procedure straordinarie" per raggiungere tale obiettivo e per assicurare "meccanismi di verifica stringenti".USO FORZA IN CASO INADEMPIENZA. La risoluzione Onu dovrà prevedere "verifiche regolari" sull'attuazione del piano dell'OPCW. "E nel caso di inadempienza, compreso il trasferimento non autorizzato di armi chimiche o qualsiasi uso di armi chimiche da parte di chiunque in Siria, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu dovrà imporre misure sotto il 'Capitolo 7' della Carta delle Nazioni Unite" (quello che prevede, comeultima ratio, l'uso della forza, ndr). SETTE GIORNI AD ASSAD. Entro una settimana il regime di Damasco dovrà presentare "una lista completa" del suo arsenale chimico, indicando "nomi, tipi e quantità degli agenti chimici posseduti". La lista dovrà comprendere "il tipo di munizioni" utilizzate per i gas, "l'ubicazione dei depositi e il modo in cui il materiale è immagazzinato". Richiesto anche l'elenco dei "siti di produzione, ricerca e sviluppo" dellearmi chimiche.OBIETTIVO 2014. L'obiettivo "ambizioso" è "completare la rimozione e la distruzione dell'arsenale chimico,possibilmente fuori dalla Siria, nella prima metà del 2014". "Il processo di eliminazione dovrà comprendere i siti per lo sviluppo e la produzione". La Siria dovrà riconoscere al personale dell'OPCW, dell'Onu e della comunità internazionale "il diritto immediato e illimitato di condurre ispezioni su tutto il territorio della Siria".