Mondo

L'isola nel caos. Haiti spera: firmato l'accordo con il Kenya per l'invio di truppe

Redazione Esteri venerdì 1 marzo 2024

Scene di vita quotidiana a Port-au-Prince con le mani alzate per non essere scambiati dalla polizia per membri delle gang

Haiti, per l'ennesima volta, spera. Il presidente

keniano William Ruto

e il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, hanno presenziato alla firma, avvenuta oggi a Nairobi, che formalizza il già previsto (nell'ottobre del 2023) invio di mille agenti di polizia dal Kenya nell'isola caraibica colpita da

violenze interne

. Ma i tempi non si annunciano brevi


L'accordo che vedrà il Kenya guidare una missione di sicurezza internazionale approvata dall'Onu, a cui hanno aderito anche Bahamas, Bangladesh, Benin e Ciad, è stato firmato nonostante un'ordinanza dell'Alta Corte keniana abbia definito incostituzionale il dispiegamento, in quanto le Forze di difesa del Kenya (Kdf) non possono essere inviate in missioni di questo tipo al di fuori del Paese. Ruto ha però dichiarato che il dispiegamento procederà nonostante il veto.

Intanto, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha insistito sull'importanza di raggiungere una "soluzione politica" ad Haiti, dove l'arrivo di una forza internazionale per aiutare la polizia locale a frenare la violenza delle bande non sarebbe sufficiente, secondo il capo delle Nazioni Unite. "Abbiamo bisogno di progressi politici concreti per raggiungere una soluzione politica", ha affermato Guterres al suo arrivo nell'arcipelago di Saint Vincent e Grenadine, un piccolo paese caraibico situato a sud-est di Haiti. "Senza una soluzione politica, il problema non sarà mai risolto", ha spiegato. "Abbiamo bisogno di un sistema di sicurezza che possa porre fine al dominio delle bande criminali e al crimine che sta distruggendo il Paese", ha continuato Guterres, deplorando la mancanza di "sostegno internazionale sul piano umanitario ed economico" in Haiti.

Haiti è ridotta alla fame da anni ormai - Reuters

Che versa in una situazione di violenze senza precedenti, se mai fosse possibile. Quattro agenti di polizia sono morti proprio ieri in scontri a fuoco con bande nella capitale haitiana Port-au-Prince, secondo il loro sindacato, con uno dei più grandi gruppi armati coinvolti che in precedenza aveva parlato di attacchi coordinati per rovesciare il primo ministro sfidato Ariel Henry. Dall'assassinio del presidente Jovenel Moise nel 2021, Haiti ha dovuto affrontare una grave crisi politica, di sicurezza e umanitaria. Le bande armate hanno preso il controllo di aree del paese e il numero di omicidi sara' piu' che raddoppiato nel 2023. Al potere dal 2021, Ariel Henry avrebbe dovuto lasciare l'incarico all'inizio di febbraio. Secondo l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, il mese di gennaio 2024 è stato "il più' violento degli ultimi due anni" ad Haiti.