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Gran Bretagna. La premier Liz Truss si è dimessa

Redazione Internet giovedì 20 ottobre 2022

La premier britannica Liz Truss ha annunciato, in una breve dichiarazione a Downing Street, le sue dimissioni da leader del Partito Tory. Truss ha ammesso che "data la situazione, non posso attuare il mandato per cui sono stata eletta".

La premier uscente ha quindi reso noto che le elezioni per scegliere il suo successore alla guida del partito Conservatore, e quindi del governo britannico, si terranno entro la prossima settimana, come ha concordato con il Presidente del Comitato 1922, Sir Graham Brady che ha incontrato questa mattina. Truss ha anche precisato che rimarrà premier "fino a che non sarà scelto un successore".

"Sono stata in carica in un momento di grande instabilità economica ed internazionale", ha detto Liz Truss nel breve discorso con cui ha annunciato le sue dimissioni dopo appena 45 giorni a Downing Street e ha cercato di difendere la sua posizione mettendo l'accento sulla congiuntura negativa. "Famiglie ed imprese erano preoccupate su come pagare le proprie bollette, la guerra illegale di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza dell'intero continente - ha aggiunto - e il nostro Paese da troppo tempo è frenato da una crescita economica lenta".

L'esponente tories ha cercato poi di rivendicare di avere mantenuto le promesse "sui costi energetici ed i tagli all'assistenza nazionale".

Ed ha anche cercato in un certo modo di difendere le scelte fatte con il suo 'mini-budget', la contestatissima manovra che ha segnato la fine del suo governo e avviato una crisi finanziaria fino a quando la stessa Truss lo tardivamente ritirato: "abbiamo delineato una visione di tasse basse, alta crescita economia che si sarebbe avvantaggiata delle libertà della Brexit".

"Riconosco però che, data la situazione, non posso rispettare il mandato che mi è stato dato dal partito conservatore, ed ho parlato con il re per notificargli che mi dimetto da leader dei conservatori", ha poi concluso, ribadendo che rimarrà premier fino a quando non verrà scelto, con un processo che dovrebbe essere completato la prossima settimana, il suo successore.