Mondo

MONTE BIANCO. Alpinista trova tesoro E lo porta alla polizia

Anna Maria Brogi giovedì 26 settembre 2013

Chi va in montagna sa che le fatiche dell'ascesa trovano ricompensa in vetta. Panorami a 360 gradi, orizzonti tendenti all'infinito, aria sottile. E il battito del cuore, l'emozione del respiro, il suono del vento. Di certo nessuno si aspetta dalla montagna gemme diverse da queste. O forse un'abbagliate distesa di ghiacci, una fioritura di stelle alpine.Chissà la faccia che avrà fatto l'anonimo alpinista francese che sul ghiacciaio di Bossons, nel massiccio del Monte Bianco, ha rinvenuto zaffiri, smeraldi e rubini. Valore stimato: tra i 130.000 e i 240.000 euro. Ligio all'etica della montagna (ma anche della pianura), l'onesto scalatore ha riportato a valle ciò che ai monti non apparteneva e l'ha consegnato alla gendarmeria locale di Bourg-Saint-Maurice.Ma di chi saranno stati quei "rifiuti" speciali? Molto probabilmente si trovavano nella stiva di un aereo precipitato mezzo secolo fa. Le cronache riferiscono di due incidenti, entrambi senza superstiti, accaduti a voli di linea nel 1950 e nel 1966. Il 3 novembre 1950 si schiantò un velivolo indiano: tra le 48 vittime anche la principessa di Malabar. Facile immaginare che viaggiasse con un forziere di pietre preziose. Zaffiri, smeraldi e rubini per il volto ambrato di una principessa indiana. Favola esotica o tragica realtà? I ghiacci custodiscono il segreto. Ma restituiscono tutto il resto.