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Congo. Giallo sul sacerdote ritrovato morto

Redazione Esteri martedì 6 marzo 2018

Kinshasa (Congo), sullo sfondo il porto di Brazzaville (Ansa)

Il corpo di padre Florent Mbulanthie Tulantshiedi, 46 anni, della congregazione dei Joséphistes, che operava nella parrocchia di Cristo Salvatore di Ilebo, è stato ritrovato in una barca sulle rive del fiume Kasai, vicino al villaggio di Biyenge, nel Congo centro-occidentale. La scoperta è avvenuta venerdì ma la notizia è stata diffusa solo ieri. Non sono chiare le circostanze della morte, come riporta l’agenzia Fides. Secondo un’insegnante della locale scuola cattolica, sul cadavere c’erano delle ferite al collo, compatibili con uno strangolamento. Il superiore dei Joséphistes, padre Georges Minga, ha aggiunto che il volto era irriconoscibile: il sacerdote è stato riconosciuto dagli abiti, dal rosario e dall’orologio.

«Quando li ho visti, ho notato subito che si trattava di quelli che portano i religiosi della nostra congregazione. Ho pensato, dunque, a padre Florent di cui non avevamo notizie», ha detto padre Minga.

Il religioso, afferma la polizia, sarebbe stato visto qualche giorno prima in un bar nei pressi del fiume. A dare la notizia della scomparsa sono stati i confratelli. Padre Florent era stato ordinato sacerdote nel 2007 e, da qualche anno, si occupava della formazione dei candidati al sacerdozio.